teatro in Scatola da scena (Gremese)
di Lina Maria Ugolini
Scrivere e giocare a scrivere un corto teatrale, una drammaturgia concepita per essere breve e non “accorciata” da testi più lunghi. Come si fa? Ecco, proposta e articolata in questo volume, l’idea di un originale gioco di carte funzionali alla scena inventato da Lina Maria Ugolini, uno strumento creativo accessibile a chiunque – attori, docenti, alunni – voglia capire a fondo i meccanismi costruttivi che regolano la scrittura teatrale. Una scatola, al suo interno delle carte suddivise in quattro campi (tempo-ritmo, spazio, personaggi, oggetti) e dei fogli da usare come “bozzetti” della scena teatrale: questi sono i materiali di partenza, che l’Autrice ci spiega come costruire con carta, forbici e colori. Dopodiché, il gioco può avere inizio. Seguendo le regole descritte, attraverso le varie combinazioni (del tutto casuali, per i più temerari!) ci ritroveremo con personaggi, oggetti e ambientazioni da organizzare in una breve sinossi, che a sua volta andrà poi strutturata in un tempo idoneo all’azione. Attraverso gli atti del costruire, giocare, scrivere, il nostro “corto” comincia dunque a prendere forma… Riusciremo a mettere a frutto in modo personale ma anche efficace i tantissimi spunti sparsi tra queste pagine, magari battendo sul tempo la squadra avversaria? Seguito in appendice da alcuni testi scritti dall’Autrice usando la sua scatola, Il teatro in scatola da scena è un libro versatile, dal taglio inedito, perfetto per qualunque adulto interessato ai meccanismi creativi dell’invenzione teatrale, ma fruibile anche dai bambini, ai quali sono dedicate specifiche idee e situazioni di sviluppare.
Lo zoo di plastica (Giunti)
di Elisa Prati
La mamma di Luna, Amalia, detta Lia, è un astrofisico. Non è una mamma come le altre. È spettinata, distratta e imbranata, sempre con la testa tra le stelle. Un giorno però, il gatto Friz si ammala. A sorpresa, dato che non si occupa mai di cose pratiche, Lia lo porta insieme alla figlia da Diego, un amico veterinario di cui Luna sino ad allora non ha mai sentito parlare. Ed ecco che il bandolo della trama passa proprio a lui, Diego, che comincia a raccontare della sua amicizia con Amalia e del loro piccolo grande segreto: uno zoo di plastica molto, molto speciale, i cui animali, giocando, prendevano vita…
La città del circo pop corn (Giunti)
di Angela Nanetti
Giacomo è un bambino che ama in modo speciale gli odori. Forse perché il suo babbo è un fornaio, e si sa che l’odore del pane è una delle cose più buone che ci sia. Fatto sta che quando arriva in classe una nuova bambina, che si chiama Rocchina, Giacomo è l’unico che sa come accoglierla e fa amicizia, proprio in virtù del suo odore. E’ un odore strano, quello di Rocchina, forse perché abita nella Città Vecchia, che tutti guardano in malo modo, o forse perché viene da una famiglia di circensi. Per Giacomo è una favola, che bruscamente sparisce quando Rocchina, accusata ingiustamente di un furto, smette di andare a scuola. Tra stravaganti artisti di circo, gatti parlanti, topi, abitanti di Città Vecchia e Città Nuova, si compie la straordinaria avventura di un piccolo grande eroe.
La bambina fulminante (Rizzoli)
di Paolo Nori
La bambina fulminante è la storia di Ada, che è una bambina di dieci anni che si accorge che quando tira degli accidenti a qualcuno (in rima), quegli accidenti lì arrivano (valgono solo quelli in rima). Allora Ada si trova con delle maestre un po’ pedanti che stanno a casa cinque giorni per dei mal di testa improvvisi, con dei compagni di classe un po’ sbruffoni che si spaccan le gambe a sciare, con delle vicine di ombrellone che vengono punte da un calabrone e alle quali cresce un sedere smisurato. E si trova soprattutto con una grande responsabilità. La bambina fulminante dura un minuto (il tempo narrativo è di un minuto) ma ci vogliono due ore, circa, per leggerlo, è diviso in undici capitoli e ci vogliono poco più di dieci minuti, per leggere ciascun capitolo, più o meno.
Peter Pan nei Giardini di Kensington (Rizzoli)
di James M. Barrie
La vera storia di Peter Pan, il bambino che spicca il volo dalla culla e vive una seconda vita nei Giardini di Kensington dopo l’Ora di Chiusura, scoprendo una Londra magica, dove le fate si scatenano e vanno al ballo, e tutto può succedere. Ben presto Peter dimentica la sua natura umana e diventa una creatura del Parco, amico delle fate. Fino a quando un giorno decide di tornare a casa dalla sua mamma. Sarà così semplice o tutto è ormai diverso da come lo aveva lasciato? Una storia che ci ricorda che tutti i bambini sanno volare, ma crescendo se ne dimenticano. Tutti tranne Peter Pan.