rubrica, La rosa necessaria
(Rainer Maria Rilke)
In una lettera alla moglie, datata 13 settembre 1907, Rainer Maria Rilke scrive: […] mi vergogno profondamente di non essere stato felice quando ero circondato dalla brughiera e potevo scorrazzarci a piacimento. Ci si affaccia sul presente sempre incompiuti, incapaci, distratti. Non posso sovvenirmi di nessuna epoca della mia vita senza dovermi rivolgere questi o ancor più gravi rimproveri. Forse solo nei dieci giorni dopo la nascita di Ruth ho vissuto senza perdermi nulla del mondo, trovando la realtà satura fino all’indescrivibile, sin nel minimo dettaglio, come probabilmente è sempre. […]
È il presente l’unico Anno che abbiamo per rinascere.