Non farti rodere la pelle dai mostri interiori
(siano pure fatti in casa).
Non lasciare che la tua disperazione diventi
la parte più evidente del curriculum.
I tuoi ritorni conoscano l’arrivederci,
sapienti di luci tenui e materassi morbidi
al punto giusto.
La comodità ci fa barcollare ben più
di un bicchiere di troppo,
e nessuna scienza può sostituire
la frenesia di una partenza.
Indossa la malinconia se è della tua misura,
non aver paura della tua vera essenza.
Se non ci fossi più non potresti più far senza.
Luigi Carotenuto
Nasce il 16 agosto del 1981, meno di un mese prima della morte di Montale, esattamente 121 anni dopo la venuta al mondo di Jules Laforgue. Nasce in prima serata (ore 21 per l'esattezza) e non ricorda la visita a Versailles fatta due anni dopo accompagnato dai genitori. Nel 2011, compiuto il trentesimo anno di età, fa suo il seguente frammento di Baudelaire: "Si dice che ho trent’anni; ma se ho vissuto tre minuti in uno… non ho forse novant’anni?" Il suo amore per la poesia non gli ha concesso finora agevolazioni fiscali o posti d'impiego pubblici, in compenso riceve (gratis) libri da recensire. Legge e scrive per sopportare la vita che non sopporta che legge e scrive, chiude con Amelia Rosselli: "Ogni giorno della sua inesplicabile esistenza / parole mute in fila".