Michele Leonardi. Perché (come) diventare coproduttori di “Uscire Fuori”.

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Michele Leonardi nello scatto di Daniele Cruciani

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Michele Leonardi nasce nel 1989 a Catania, dove si laurea in Lingue e Letterature Straniere. Nel 2015 porta a termine il suo esordio cinematografico: il cortometraggio “Morte Segreta”, che ottiene diversi riconoscimenti in Italia e all’estero. Tra l’agosto e il settembre 2015 ultima il suo secondo film breve, “MIA”. Contestualmente partecipa alla realizzazione collettiva del corto “Il Miracolo”, prodotto da Fondazione Ente dello Spettacolo, presentato a Venezia 72 e vincitore di una Menzione Speciale ai Nastri d’Argento 2016. Per il suo prossimo lavoro, dal titolo “Uscire Fuori”, è alla ricerca di coproduttori privati che possano partecipare alla realizzazione del cortometraggio anche versando una quota di soli 10€. Lo abbiamo intervistato, chiedendogli perché dovremmo credere in lui.

Michele, come ti sei avvicinato al cinema?
Strano a dirsi, ma ho avuto la fortuna di appartenere forse a una delle ultime generazioni per le quali il cinema, la sala cinematografica, era davvero un’esperienza prossima alla magia. Certamente un luogo d’aggregazione. Non ho avuto un’infanzia né un’adolescenza da cinefilo, ma andavo spessissimo al cinema, con amici e prevalentemente con mio padre. Poi, con la maggiore età, la curiosità ha trasformato la storia in una storia d’amore. Ho cominciato a lavorare in Sicilia, come potevo, imparando tantissimo da cortometraggi, documentari, spot.

Hai già diretto due cortometraggi (“Morte Segreta”, con protagonista Lucia Sardo, che ha partecipato a moltissimi festival nazionali e internazionali, e il più recente “MIA”): parlaci della tua carriera di regista.
In realtà io non ho una carriera da regista. Non esiste. Io sono un assistente alla regia, e in questo modo riesco a pagarmi l’affitto, basso, a Roma. Forse – ma proprio forse – potrò dirmi regista quando, e se, avrò diretto un lungometraggio. Fino ad allora preferisco utilizzare un termine spesso discriminatorio, ma divertente e corretto: cortista. “Morte Segreta” è stato il mio lavoro d’esordio, ci sono molto affezionato. “MIA”, invece, è nato grazie a un contest chiamato CICI Film Festival. Lo abbiamo realizzato principalmente in due, in soli cinque giorni complessivi, partendo da zero (nessuno script, nessun attore, nessuna location, niente). Una sfida assai stimolante.

Com’è nato il soggetto di “Uscire Fuori”?
Come sempre: da una morbosa curiosità di fondo. Avevo voglia di scrivere una sceneggiatura che mi convincesse, e sono partito dal più grande appiglio che ho: la letteratura. Nel caso specifico, la lettura di un testo teatrale di Veronique Olmi, “Mathilde”, ha dato avvio a una narrazione che si è diramata verso direzioni differenti. Più prossime alla cronaca nostrana, probabilmente.

Di cosa parla questa tua nuova storia?
Una donna esce dal carcere dopo anni di reclusione, scagionata dall’accusa di aver ucciso il figlio. Il marito, un medico, che le è rimasto accanto nonostante tutto, si prepara ad accoglierla nuovamente. Affronteranno il primo giorno e la prima notte insieme dopo moltissimo tempo. Nella stessa, vecchia casa in cui vivevano col loro bambino.

Su l’EstroVerso siamo stati i primi ad ospitare le tue poesie: che legame c’è tra cinema e poesia?
Rapporto felicissimo e complesso, sul quale esistono saggi e tesi di laurea certamente più esplicative di una mia, concisissima risposta. Se la poesia è cattura della bellezza, il cinema non può che esserne declinazione. L’una e l’altra, riducendo la prima alla sua forma letteraria, condividono metrica, cesure, musica, struttura. Ci sono un incipit e un explicit d’importanza capitale, ad esempio. Esiste sicuramente uno sposalizio tra l’armonia delle parole e quella delle immagini.

In cosa consiste il crowdfunding e per quale motivo si dovrebbe partecipare?
Il crowdfunding è un metodo di raccolta fondi, per così dire, popolare. Un’apposita piattaforma – in questo caso, Indiegogo – ospita chiunque voglia presentare, con serietà, un progetto specifico: cinema, letteratura, chimica, fisica, non importa. Si chiede alla gente, al mondo intero, di dare un’occhiata alla proposta e finanziarla, come si preferisce. Nel mio caso, si può diventare coproduttori del cortometraggio versando anche una quota di 10€, sino a coprire l’intera somma necessaria: 4000€. Ogni intervento è fondamentale. All’interno della pagina è presente il mio primo film breve, “Morte Segreta”. Dura tredici minuti. Non ho miglior modo per rispondere a chi mi chiede, legittimamente: perché dovrei darti i miei soldi? Posso soltanto dire: se ciò che vedrete vi restituirà qualcosa di buono, credete in me una seconda volta. Siate fruitori attivi. Siate l’impulso che cercate.

Adesso non resta che cliccare sul link presente all’inizio dell’articolo oppure qui: https://igg.me/p/1889567/twtr/6688160.

Noi abbiamo già fatto la nostra parte, diventando coproduttori di “Uscire Fuori”. Voi, cosa state aspettando?
Potete contattare Michele Leonardi e chiedergli maggiori informazioni scrivendogli alla mail micheleleonardi36@gmail.com

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