Morellini editore. Nasce “Improvvisazioni”, collana di “Pop Poesia” diretta da Elena Mearini, “Per una poesia che pone al centro la musicalità della lingua”.

Nasce “Improvvisazioni”, la nuova collana di “Pop Poesia” diretta da Elena Mearini in collaborazione con Marco Saya, pubblicata da Morellini editore.
Elena Mearini vive a Milano ed è autrice e docente di scrittura creativa e poesia. Dirige la Piccola Accademia di poesia fondata nel 2020. Ha pubblicato una raccolta di poesia per LiberAria Editrice, Strategie dell’addio, e due per Marco Saya Editore, Per silenzio e voce e Separazioni. Nella narrativa ha esordito con 360 gradi di rabbia per Excelsior 1881, e poi ha pubblicato A testa in giù, Morellini Editore, Undicesimo comandamento, Perdisa pop editore, Bianca da morire, Cairo Editore, selezionato al Premio Campiello, ed È stato breve il nostro lungo viaggio, Cairo Editore, selezionato per lo Strega nel 2018 e finalista nella cinquina per il Premio Scerbanenco; I passi di mia madre, Morellini Editore, candidato allo Strega 2021. Per Marco Saya, nel 2021, ha pubblicato la raccolta Aritmia.

L’intervista.

Quali le peculiarità di questa collana?
Si tratta di una collana che vuole proporre una poesia “aperta”, ovvero capace di cogliere le suggestioni, i ritmi, le cadute e gli slanci della realtà contemporanea. Una poesia che pone al centro la musicalità della lingua attraversandone le varie sfumature, dal sussurro intimo al grido esposto. La collana si compone di due sezioni che dialogano tra loro: la poesia, appunto e i Piccoli Saggi FiloPoetici curati da Angelo De Stefano. Testi divulgativi, di breve foliazione, dove i grandi temi del pensiero, dalla filosofia, alla fisica, alle neuroscienze si avvicineranno alla poesia scoprendo in essa la comunione di un’origine che ci parla.

Perché “Pop Poesie” per intendere/ includere “esattamente” cosa?
Pop perché vogliamo portare avanti l’idea di una poesia che si compone tra la gente, per le strade, con l’immersione dello sguardo nelle cose di ogni giorno. Una poesia che può nascere nella corsia di un supermercato, durante una corsa in metropolitana, nel tragitto casa-lavoro di chiunque.

In che modo avete organizzato la ‘direzione’ con Marco Saya e Angelo De Stefano?
Saya e De Stefano sono entrambi docenti della Piccola Accademia di poesia che dirigo da tre anni. Il nostro è un sodalizio umano e di visione, oltre che professionale. Questo ci ha permesso di procedere in un affianco naturale di passi. Saya, editore della prestigiosa casa editrice Marco Saya editore, porta avanti un lavoro accurato sulla parte metrica e musicale delle opere selezionate, mentre De Stefano, filosofo e poeta, cura la sezione dedicata appunto ai saggi filopoetici.

Da dove nasce l’idea? Come si è ‘accesa’?
Principalmente dal lavoro svolto in Accademia con Saya, De Stefano e i nostri allievi. Abbiamo notato un movimento della poesia sempre più prossimo agli interrogativi che si sollevano ogni giorno, vivendo sotto lo schiaffo e la carezza di una realtà che, seppure disturbata, merita tutto il nostro ascolto. Perché è la nostra. Ho poi proposto l’idea all’editore e amico Mauro Morellini che ha accolto con entusiasmo il progetto, mostrando ancora una volta il coraggio di chi corre il rischio di avventurarsi nel bello necessario.

Quali sono gli autori ideali di questa collana?
Autori attenti alla qualità e alla cura della lingua, capaci di accogliere i suoni, le voci del contemporaneo restituendoceli con un’opera poetica dalla visione chiara e inedita.

Quali invece potrebbero essere i lettori ideali?
Tutti coloro che vogliono mettersi in ascolto del nostro tempo.

Oggigiorno, in un momento storico ‘danneggiato’ dalla quasi totale carenza di ascolto, a cosa serve la poesia?
A recuperare l’orecchio per risanare l’occhio, per scegliere la strada esatta seguendo il richiamo giusto.

Per concludere, può parlarci delle uscite inaugurali e dei progetti futuri?
In imminente uscita S’i fosse whisky, raccolta poetica del cantautore Giampiero Siciliani, in arte Piji. A seguire, nel mese di Novembre, il primo saggio filopoetico Il tempo della luce firmato dall’astrofisico Massimo Della Valle, con prefazione di Angelo De Stefano.

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