‘Morte Segreta’ di Michele Leonardi al XXI Festival ‘Visioni Italiane’ di Bologna

Lucia Sardo in un frame del film 'Morte Segreta'
Lucia Sardo in un frame del film ‘Morte Segreta’

Morte Segreta, è il titolo del primo cortometraggio, sceneggiato e diretto dal venticinquenne Michele Leonardi, che, domani, alle ore 22.15, in prima assoluta, sarà proiettato in concorso al XXI Festival Visioni Italiane di Bologna (Cinema Lumière).

Sinossi: Marta, attrice siciliana, vive in casa col suo unico figlio Andrea. La loro relazione sembra ordinaria, ma qualcosa è cambiato. 

Note di regia: Il dolore soffoca ogni orizzonte empatico, la depressione è una condizione d’incosciente egoismo. Chi ci rimette maggiormente, vera o presunta che sia? La vittima si fa carnefice ed emana la propria angoscia su chi la ama. È una spirale desolante, rapidissima, a volte incorruttibile. Il film narra una storia precisa, in un arco temporale limitato, con una sola protagonista. Si regge interamente su questa premessa, attorno alla quale è costruita – registicamente – una gabbia le cui sbarre poggiano sullo stesso linguaggio cinematografico. Stacchi sull’asse, simmetrie reiterate, schemi volutamente scardinati in coincidenza del climax. Marta, mater dolorosa, viene tradita dai suoi stessi alleati, finisce isolata perché sola a capire, entrare in contatto con ciò che accade o pare accadere. La interpreta una splendida Lucia Sardo, circondata da attori del calibro di Angelo Tosto e Rosario Minardi, dalla classe di Giorgio Musumeci e Ludovica Calabrese.   

Angelo Tosto, Lucia Sardo,  Michele Leonardi, Giorgio Musumeci
Angelo Tosto, Lucia Sardo, Michele Leonardi, Giorgio Musumeci

 

Ludovica Calabrese
Ludovica Calabrese
Rosario Minardi
Rosario Minardi
Lucia Sardo
Lucia Sardo
Angelo Tosto
Angelo Tosto
Giorgio Musumeci
Giorgio Musumeci
Rosario Minardi, Lucia Sardo,  Ludovica Calabrese, Michele Leonardi
Rosario Minardi, Lucia Sardo, Ludovica Calabrese, Michele Leonardi

Regia: Michele Leonardi

Sceneggiatura: Michele Leonardi

Cast: Lucia Sardo, Angelo Tosto, Rosario Minardi, Giorgio Musumeci, Ludovica Calabrese

Produzione: Nois

Fotografia: Giuseppe Consales

Montaggio: Bruno e Fabrizio Urso

Post produzione audio: Luca Carrera

Fonico di presa diretta: Carmelo Sfogliano

Operatore: Alessandro La Fauci

Scenografia: Arsinoe Delacroix

Costumi: Debora Privitera

 visioni italiane su l'Estroverso morte segreta

Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare a spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione. Gli anni Novanta hanno visto il proliferare in Italia di tanti piccoli festival che, dopo poche edizioni, hanno chiuso i battenti: ciò non è accaduto a Visioni Italiane perché la Cineteca di Bologna ha creduto fosse importante dare spazio in modo continuativo alle opere dei giovani autori, seguendo il loro cammino professionale e offrendo un luogo di confronto con altri autori e con il pubblico. Diversi sono i registi passati da Visioni Italiane e poi approdati al lungometraggio, diventati noti a livello nazionale e internazionale: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Luca Miniero, Francesco Amato, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio e tanti altri. Il Festival Visioni Italiane propone un ricco programma di proiezioni ed eventi, al Cinema Lumière, nella settimana dal 25 febbraio al 1° marzo. Il programma del festival è composto da diverse sezioni dedicate alla fiction, ai documentari, all’ambiente, al cambiamento del panorama urbano, una sezione di cortometraggi realizzati da autori sardi, e una di corti dedicati all’importanza dell’acqua. A ogni sezione viene assegnato un premio in denaro da parte di diverse giurie formate da registi, sceneggiatori, direttori della fotografia, attori, ma anche da gruppi di studenti coordinati dai loro professori. Il Festival ospita eventi speciali non competitivi sulla produzione in Emilia-Romagna, un omaggio a festival stranieri all’interno di un progetto di partenariato, Aquitania e Francoforte, e un Workshop sulle coproduzioni indipendenti europee.

Tutti gli scatti sono di Dario Spoto, fotografo di scena

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