In copertina: foto di Letizia Battaglia, Palermo, quartiere Kalsa, 1979.
Anteprima
Dalla nota introduttiva di Amedeo Anelli – Margherita Rimi si conferma una delle voci meglio individuate del nostro panorama letterario. Con i suoi ritmi e la sua sintassi originale, la Rimi crea una poesia tangibile, in cui la lingua siciliana, l’italiano, il francese, l’inglese, i linguaggi specialistici concorrono ad aumentare la dimensione esperienziale e di senso senza essere semplici “coloriture” linguistiche o contributi alla varietà fonica dei versi. Immediatezza gestuale e visiva di una situazione in atto, potenzialità di una lingua essenziale e precisa che sa giovarsi degli scarti sintattici del dialetto, ma anche porsi in una dimensione plurilinguistica a forte oralità e carnalità: in questa scrittura la dimensione veritativa e conoscitiva si unisce infatti alla corporeità, e la corporeità a un vivo senso della lingua, alla «manducazione della parola», per usare l’espressione di Marcel Jousse. Non a caso figura ad esergo della prima parte del volume la frase di Alice Miller che dice: «La verità della nostra infanzia è scritta nel nostro corpo». La poesia può quindi riprendere, in forme insolite, una dimensione indagante e soprattutto sapienziale, con un forte ancoraggio nei saperi della Medicina e della Neuropsichiatria infantile, e nelle pratiche della tutela dell’adolescenza e dell’infanzia contro le violenze e gli abusi e a favore dei disabili: ciò di cui si occupa fattivamente la Rimi nella sua vita e che distilla nella scrittura. La parola poetica è in grado di “metabolizzare” tutto, di là da romantiche contrapposizioni fra pensiero, sentimento e passioni. Potremmo dire, usando la figura dell’albero: tanto in sviluppo verticale nel tronco e nella chioma, quanto in presa nel terreno con le radici. La poesia della Rimi guarda a dimensioni inedite e, nel contempo, fa tesoro di quelle a venire della tradizione. È proprio la «Civiltà dei bambini» la protagonista di questa raccolta, in cui ogni baloccamento retorico e di stultitia letteraria è messo al bando per tornare alla concretezza ed evidenza delle manifestazioni e degli atti di un’infanzia guardata con occhi di suggestiva novità.
Sette poesie scelte da Nomi di cosa-Nomi di persona, Margherita Rimi, Marsilio (2015)
Diario
ad Alice Miller
Non inventava niente
parla per indovinelli la bambina
Nel disegno del corpo
il corpo ricompare –
Da piccoli:
i grandi sembrano più grandi
Da piccoli:
i grandi sembrano più forti
Ma quelle non erano carezze.
La stanza dove dorme il «pupazzero»
ogni cento pagine
una parola è buona
Poi sceglie i giocattoli
la gomma che
non cancella più il suo «segreto»:
ogni cento parole vere
neanche una bugia
Come finisce la storia?
«Così:
come ti ho detto prima»
– Nel disegno del corpo
il corpo ricompare –
Il gioco
Se c’è una cosa che ho visto
lo so dire
Se c’è una cosa che non ho visto
non lo so dire
il est un saut à l’élastique
dans l’alphabet la voyelle manque
dans l’alphabet la voix manque
L’apprendimento
I
C’è da portare avanti
le date di scadenza
sintassi e ortografia
quando c’è da dire un rigo
con il disegno scrive le parole
Il quaderno bianco ora ha un nome:
dell’ “analfabeto”
della dislessia.
II
Parlano parlano
Io. Non. Capisco.
Ho un altro alfabeto nelle orecchie
un altro inchiostro nelle dita
un’altra lingua nelle parole.
Note cliniche:
Lievi disprassie
Anni 10
Frequenza: 3° elementare
Non sa scrivere
Categoria deficit: Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Cosiddetti: DSA
Capace di svariati ed estesi movimenti volontari che
ne modificano assai la forma, la lingua serve alla
prensione dei cibi, alla masticazione, alla deglutizione,
alla formazione dei suoni; è inoltre sede di organi di senso tattili e gustativi.
A. Pensa, G. Favaro, L. Cattaneo, Trattato di anatomia umana
Cominciare a parlare
dalla A alla Z
Qui c’è pronto un punto
qui una virgola
Una vocale che congiunge
un avverbio che divide
Attenzione agli incroci di lettere maiuscole
Qui non ci sono posti
per buoni e cattivi
e se strappi il foglio
in più strappi la lingua.
Il disegno di parole
alle vittime della mafia
La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano
e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine.
Giovanni Falcone
Nella testa si gonfiano le cose
non si trovano i concetti
I fatti sono scarni
più semplici le prove
La lingua fa il suo disegno
È lì:
la casa, la strada, il posto per il crimine
La verità è alla lingua – la lingua è alla verità
Si incollano pagine su pagine
Tutte le parole dentro le parole
Ogni parola alla sua legge
Ogni parola nella sua legge.
Variazioni di genetica
ai bambini down
al dr. John Langdon Down
Da foglio a foglio
si parlano i neuroni
Nel cervello: orecchio e occhio
raddoppiano le parole
Hanno scritto chilometri e chilometri
di carta
Facendo bene i grafici:
il colore degli occhi è un cromosoma
a punta
il suo compagno è uno gemello
Se un cromosoma è solo: è una malattia
un cromosoma più 2
portano un’anima.
Dissociativo
Il pancreas (fig.482) è una grossa ghiandola impari
e mediana, allungata trasversalmente e appiattita
sagittalmente.
A. Pensa, G. Favaro, L. Cattaneo, Trattato di anatomia umana
Il fegato non è in equilibrio con
la milza
Il Wirsung si interroga sullo stampo della cistifellea.
I polmoni respirano per una parte
mia
per una parte
tua
E ci dividono anche le gambe
l’incrocio delle ginocchia
Si vuole andare da una parte
tua
da una parte
mia
Adesso l’accordo non si fa
adesso non si fa il corpo.