“Nostos XIX”: Danila Di Croce e Antonella Sica.

Nostos, ritorno alla parola
Rubrica a cura di Luca Pizzolitto

 

 

Danila Di Croce, Dove ancora non siamo nati (Puntoacapo, 2024)

 

Dammi il compito della sentinella,
che lavora di sguardo e che lontano
allunga la spinta, ne fa un elastico
teso a tornare, a restituire
l’orizzonte agli occhi.

Certo, quel punto
frustra attese e illusioni, ma si impianta
sulla retina e rinasce di dentro,
da quel buio che pure chiama vita.

Dammi ancora un nuovo turno di veglia,
perché impari il senso della distanza,
lo zelo che ammaestra l’attenzione,
l’attesa solerte che si fa cura.
E soprattutto il metodo del tempo

che ogni volta impressiona quell’immagine
da capovolgere, da riguardare.

*

Un cielo bianco di assenza e di niente
pure allaga gli occhi di vero,
ché non fa ricami il vero né maree
di luce, non edifica pinnacoli
e torri, non ustiona il verde nobile
dei prati. Si sporge appena dal balcone
a sfogliare nuova la pagina
del mondo o mite s’accomiata dal tempo
col riso fanciullo di chi in alto
leva i pugni stretti, chiusi nel sonno.

*

Non si promette mai abbastanza
se non si replica lo scatto della corsa,
l’attrito del ginocchio sulla terra
nel punto di partenza, e poi l’allungo,
l’accelerazione, il corpo proiettato avanti.

È un lievito da rinfrescare, un rivolo
che cresce rapido e a valle
si trascina ogni incontro, ogni
abbandono, tra il sogno e la memoria.

*

Troviamoci nella lingua semplice
dell’altura, che trafigge il cielo
e lo spodesta, nell’orbita esatta
dell’onda, ghirlanda di luce.
O nel silenzio cavo di una sera
che non sa morire e rinascere
se tu non parli:
da te a me non sa passare
senza svestire l’indicibile.

Danila Di Croce è docente di Materie letterarie e Latino al Liceo Scientifico di Atessa (CH). Dove ancora non siamo nati (puntoacapo 2024) è il suo ultimo libro di poesia, già vincitore nel 2023 come silloge inedita sia al Premio Lago Gerundo che al premio Arturo Giovannitti e finalista al premio Arcipelago itaca. La sua prima raccolta poetica, Punto coronato (ed. Carabba), è del 2011. Più recentemente ha pubblicato Ciò che vedo è la luce (peQuod, 2023), opera vincitrice al Premio InediTO – Torino 2022 e nel 2024 prima classificata al Premio Vito Moretti, terza al Premio Città di Como, quinta al Premio San Domenichino, Premio della Giuria a Città di Latina e finalista ai premi Europa in VersiVersante ripido e Gozzano. Con poesie e sillogi inedite ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in importanti concorsi nazionali e internazionali (tra i quali il Premio Gozzano, Sinestetica, Città di Aqui Terme, Poesia Onesta, Lago Gerundo, Daniela Cairoli, Chiaramonte Gulfi, Arturo Giovannitti, Città di Sant’Anastasia, Bo-Descalzo, Ossi di Seppia, Montano, Arcipelago itaca, Gianmario Lucini). Suoi testi sono presenti su diversi blog e antologie legate a premi letterari; figurano, inoltre, nel Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (AA. VV., Arcipelago itaca, 2023) e su Distanze verticali. Escursioni poetiche sulla montagna (Macabor Editore, 2024, a cura di Irene Sabetta). Danila Di Croce è stata, inoltre, membro di giuria in alcuni concorsi di poesia.

**

Antonella Sica, Corpi estranei (Arcipelago Itaca, 2025)

 

Sei stato casa diroccata d’infanzia
sorriso pericolante
non c’era luogo dove crescere
fra le tue braccia infestate d’ortica

mettevo piccoli rami sui muri
per non farti cadere
ma le formiche nere divoravano
anche la mia sedia di polvere

mi sono nutrita dei frutti di un rovo
che ti aveva sfondato il petto
ti ho conosciuto per fame
padre.

*

Scaverò una fossa alla luce
che slabbra i contorni alle parole

un nibbio bruno affilerà il buio
col suo urlo brivido di lame

tagliate le corde al fondale del cielo
avrò occhi di volpe
nascosti fra le ortiche.

*

Stormi che improvvisi
s’alzano in volo
asciugando il petto
in un bagliore

è una luce che s’annida
frantuma in lucciole
le ossa del giorno.

*

Talvolta si muore sulla soglia
il peso delle chiavi fra le mani

la borsa della spesa
è per parlare del tempo
e contare il resto
nella casa in disarmo.

 

Antonella Sica, genovese, è laureata in Lettere Moderne. Regista e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico, ha fondato e co-diretto il Genova Film Festival dal 1998 al 2015. Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in numerosi festival.Ha pubblicato tre raccolte di poesia: Fragile al mondo (Prospero Editore, 2015), La memoria nel corpo (Rayuela Edizioni, 2019) e L’ira notturna di Penelope (Prospero Editore, 2022). Suoi testi poetici sono stati selezionati e premiati in vari concorsi, tra cui Bologna in Lettere, il Concorso Letterario Guido Gozzano, il Premio Lorenzo Montano e il Premio Arcipelago Itaca. Le sue poesie sono apparse su blog e riviste online come Inverso – giornale di poesia, Poesia del nostro tempo, Larosainpiù, Ex-Libris, Cartesensibili, Metaphorica, Menabò e Versante Ripido, dove cura la rubrica di videopoesia Lanterna magica. È presente in alcune antologie fra cui Singolare, molteplice (puntoacapo 2022) e Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (Arcipelago itaca 2023). Con Corpi Estranei (Arcipelago Itaca, 2025) ha vinto il Premio “InediTO – Colline di Torino” nel 2023.

Potrebbero interessarti