“Nostos XVI”: Quest’anno il lupo fissa negli occhi l’uomo (Roberto Deidier)

Nostos, ritorno alla parola
Rubrica a cura di Luca Pizzolitto

 

 

 

Poesie tratte da Roberto Deidier, Quest’anno il lupo fissa negli occhi l’uomo (Molesini 2025)

 

 

Qualsiasi animale riconosce
L’incostanza e l’inquietudine di questa casa
Che non abbiamo scelto di abitare.

Questa natura non scritta, questo mondo
Sottratto all’alfabeto più ingordo
Ci osserva ancora da un tempo segreto,
Fa di noi il metro di una ferita.

*

Continuo/discreto I

Salgono ombre dal fondo dei castagni
S’ispessiscono nei blu di mezzo agosto
E dicono prossima la fine dell’estate:
Avanza il lungo pomeriggio,
La luce raddoppia gli alberi sul prato,
L’ora di ieri è solo un vento leggero
Caldo ancora di allegrie, resta
Nell’aria il volteggiare di una carta.
Una voce chiama per le stanza, fende il buio,
S’estenua per primo,
Nel secondo imbrunire,
Strappa il sipario dell’istante.
Le colline tutt’intorno appaiono
Mute gradinate, senza colore.

*

Ho tenuto ben saldi
Il timone e la rotta
Mentre il lupo ci fissava negli occhi.

Mi sono arreso
Quando ho riconosciuto nel tuo sguardo
Quello del lupo

Su quel piccolo legno
Che avevamo difeso a ogni costo
Come ha fatto quella bestia a salire
Dimmelo tu

*

Invece di una poesia d’amore

La serramda abbassata, la strada soffia ancora
Anche se è tardi e il condominio
Si sgretola nel sonno impiegatizio.
Ti ho appena lasciato, come tante sere
E il buio che mi prende lo conosco.
Non riesco a inventare nulla, tu neppure,
Domani avrò un gorgo nel caffè, un cammino
Verso un’altra pazienza. Ricomincio:
Un piede avanti, con un passo di balletto,
Nessuno mi guarda, non sono più
Dove annaspavo a vent’anni ma in un mare
Più ampio
                e dopo ce n’è un altro.

 

 

Roberto Deidier (Roma 1965). Vive tra la sua città natale e Palermo, dove insegna Letteratura italiana all’Università. Le sue poesie sono raccolte nei volumi Una stagione continua (Pequod, 2002), Il primo orizzonte (San Marco dei Giustiniani, 2002), Solstizio (Mondadori, 2014), All’altro capo (Mondadori 2021). Nel 2011 è apparso un quaderno di versioni poetiche, Gabbie per nuvole (Empirìa). Le sue traduzioni da John Keats sono pubblicate in un Meridiano Mondadori; per la stessa collana ha curato Poesie, prose e diari di Sandro Penna. Tra i suoi volumi di saggi si ricordano Le forme del tempo. Miti, fiabe, immagini di Italo Calvino (Sellerio 2004, nuova edizione 2023) e Il lampo e la notte. Per una poetica del moderno (Sellerio 2012). La foto in copertina è stata scelta dal web.  

 

 

 

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