Si presenta oggi a Catania: Contemporary Sicilian Poetry: A Multilingual Anthology a cura di Ana Ilievska e Pietro Russo (Italica Press, 2023)

La poesia contemporanea della Sicilia finalmente avrà un pubblico internazionale. È stata pubblico a New York il volume intitolato Contemporary Sicilian Poetry: A Multilingual Anthology per la casa editrice americana Italica Press. Il volume è frutto di una collaborazione tra la prof.ssa Ana Ilievska, ricercatrice di letteratura italiana contemporanea presso la Università di Stanford (USA) e il prof. Pietro Russo, studioso e poeta catanese. Si tratta di una selezione di poesie di 55 poeti siciliani nati tra gli anni ’40 e ’90, tra i quali menzioniamo Maria Attanasio, Sebastiano Burgaretta e Antonio Di Mauro che quest’oggi, ore 10.00, nell’aula rotonda del Coro di notte (Monastero dei Benedettini, Piazza Dante 32 – Catania) leggeranno alcune liriche nell’ambito della conferenza dal titolo “Che cos’è la poesia siciliana? In occasione della pubblicazione di Contemporary Sicilian Poetry: A Multilingual Anthology a cura di Ana Ilievska e Pietro Russo (Italica Press, 2023).

L’antologia è in lingua inglese, nella traduzione di Ana Ilievska, con i testi a fronte in italiano e siciliano. Introduce il volume il prof. Antonio Sichera dell’Università degli Studi di Catania.

“Nel tentativo coraggioso e competente di Ana Ilievska e Pietro Russo di antologizzare la poesia siciliana contemporanea siamo di fronte a una galleria di poeti che ‘sentono’ il loro lavoro come interno a una tradizione poetica italiana e per certi versi europea e occidentale. In che senso allora questa poesia è ‘siciliana’, in che maniera, cioè, la terra in cui sono stati cullati, per dirla con Foscolo, i corpi bambini di questi poeti, si è impressa nelle loro voci, si è innestata nel loro temperamento lirico? Una risposta univoca è impossibile. Gli autori dell’antologia cercano di risolvere il problema in termini heideggeriani, interpretando la Sicilia come un destino, un Geschick. È possibile in effetti, guardando alla quantità e qualità dei testi antologizzati da Pietro Russo e Ana Ilievska, concepire la Sicilia moderna e contemporanea quale spazio ineffabile di una chiamata alla poesia, o comunque di una tensione alla scrittura, in versi o in prosa, che ha pochi termini di paragone nel panorama letterario italiano ed europeo.” (dalla Introduzione di Antonio Sichera)

“Intellettuali stranieri e nazionali hanno visitato e studiato la Sicilia per una pletora di motivi. Da un lato, l’hanno fatto soprattutto a scopo etnografico, cercando una dimensione folkloristica, pittoresca, pre-Edenica, o quello che Franco Cassano aveva identificato come un «non-ancora Nord» dell’immaginario settentrionale, con tutti i vantaggi e gli svantaggi di tale condizione. Dall’altro lato ne hanno catalogato la povertà, raccogliendo prove per dimostrare la mancata unificazione dello stato italiano in quella che divenne nota come la “Questione Meridionale.” Nel mondo anglofono di oggi, la Sicilia si studia o in relazione alla mafia o come paradiso turistico che unisce in modo particolare cultura e natura. All’interno di questo quadro, la produzione letteraria della Sicilia passa inosservata. È con questi pensieri che inizio 2020, proprio prima che cominciasse la pandemia e durante il mio soggiorno Fulbright a Catania, ho proposto al poeta catanese Pietro Russo di unire in un volume varie voci poetiche contemporanee della Sicilia e renderle accessibili al pubblico anglofono. Mi chiedevo, Che cosa unisce questi poeti nati tra gli anni ’40 e 2000? Che cosa vuol dire scrivere poesia su e da un’isola? Infine, che cosa significa, nelle parole di Archimede, “sollevare il mondo” quando il “punto d’appoggio” è un’isola, quando i margini non sono quelli tra un territorio nazionale e un altro ma tra due ecosistemi diversi eppure combacianti, quello dell’acqua e quello della terra? C’è nella poesia contemporanea della Sicilia uno sdoppiamento complesso, un mandato strabico. Ma anche per questo si tratta di una visione binoculare che permette al poeta isolano di catturare orizzonti poetici pluriformi che, propongo, non sono uguali a quelli che potrebbero avere, ad esempio, i poeti liguri o quelli fiorentini o romani. La Sicilia, la più grande isola del Mediterraneo, è un’isola conquistata da tutti attraverso i secoli, minacciata da fuori ma anche da dentro, dalla lava e dal mare. Le sue grida si intrecciano ai versi dei giovani poeti che cercano di darle voce, rendendosi veicoli del suo destino. Un tale mandato ha un altissimo valore culturale e critico perché, proprio in questi tempi di grande divisione nel mondo, abbiamo molto da imparare dalle isole: come appartenere senza isolarsi; come isolarsi senza perdersi; come esercitare l’autodeterminazione senza infrangere la libertà degli altri; come stringere la mano dell’altro non solo quando sta per annegare. E, anzitutto, come rimanere abitanti di quella prigionia splendente che è la mente umana senza ricorrere al solipsismo. Forse è questo l’augurio del poeta Sebastiano Burgaretta quando scrive «[m]pagghjazzuni vogghju siri ri tannura, / ca sebbi ppi stuiari cazzalori / e-ppoi si etta unni cari cari» [«Uno straccio voglio essere di cucina, / che si usa per asciugare casseruole / e poi si getta dove cade cade»] (“Pagghjazzuni ri tanura,” in Le ’olàm, Il Girasole, 2004)”, dichiara Ana Ilievska

“Questo lavoro può considerarsi il primo umile tassello per leggere la poesia contemporanea che si scrive sull’Isola da una certa distanza. Diciamo pure dalla distanza di un oceano che separa due realtà culturali. Non si deve dimenticare infatti che tale lavoro, più che una “Antologia” in senso stretto, vorrebbe essere più che altro una Guida per il lettore americano; una guida attraverso alcune tappe del paesaggio poetico siciliano. In quest’ottica si desume più facilmente che è il viaggio di Ana Ilievska, con il sottoscritto come modesto accompagnatore autoctono, ad essere al centro di tutto”, dichiara Pietro Russo

Chi volesse potrà ordinare le copie del libro a questa mail orders@italicapress.com

Ulteriori approfondimenti a questo link https://www.amazon.com/dp/B0C1KW8536/ref.

Contemporary Sicilian Poetry: A Multilingual Anthology a cura di Ana Ilievska e Pietro Russo (Italica Press, 2023), sarà presentata a Palermo il prossimo 18 maggio, tutti i dettagli nella locandina sottostante.

I curatori:

Dr. Ana Ilievska è Mellon Postdoctoral Fellow presso lo Stanford Humanities Center e docente di letteratura italiana contemporanea presso la Stanford University (USA). Ha conseguito il dottorato di ricerca in comparatistica presso l’Università di Chicago e la laurea e il master presso la Università di Tubinga (Germania). Specializzata in letterature e culture italiane, balcaniche e lusofone (dal XIX secolo a oggi), il suo insegnamento e la sua ricerca si concentrano sul rapporto tra letteratura, rivoluzione industriale e pensiero meridiano. Ha pubblicato articoli su Luigi Pirandello, Eça de Queirós, Fernando Pessoa e scrittori luso-africani e balcanici, oltre a saggi e recensioni sulla poesia, gli sound studies, i public humanities, e l’ethos della Silicon Valley. Durante l’anno 2018-2019 è stata Fulbright visiting scholar presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche all’Università degli Studi di Catania. Entro la fine di aprile 2023, uscirà un suo saggio intitolato “La Nuova Scuola Siciliana: Scrivere l’isola nella poesia contemporanea della Sicilia” nella rivista Gradiva: International Journal of Italian Poetry (n. 63, 2023).

Pietro Russo vive a Catania. Scrive poesie e di poesia. Nel 2016 ha pubblicato A questa vertigine, vincitore del Premio Violani Landi per l’Opera prima, e nel 2022 la plaquette in dialetto siciliano Eppuru i stiddi fanu scrusciu. Sue poesie sono state tradotte in francese, inglese e tedesco. Nel 2023 ha curato, con Ana Ilievska, una Antologia della poesia contemporanea di Sicilia per il pubblico Usa.

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