Una scena di Tosca (andata in scena, lo scorso 12 aprile, nel VII allestimento curato dal regista e scenografo Enrico Castiglione) con il Baritono Francesco Landolfi, interprete di Scarpia.
Reduce dal successo riscosso nel ruolo Amonastro al Teatro Greco di Siracusa, in occasione della celeberrima “Aida”, abbiamo intervistato il Baritono casertano Francesco Landolfi, interprete di Scarpia, tra i protagonisti di “Tosca”, settimo allestimento del regista e scenografo Enrico Castiglione, prodotto dalla Fondazione Festival Euro Mediterraneo, parte integrante del cartellone di Taormina Arte, sezione “Musica&Danza”, diretto artisticamente dallo stesso Castiglione, che sarà accolto dal Teatro Antico di Taormina questa sera, ore 21.30, (repliche 11 e 13 Agosto). Con Landolfi, animerà le scene un cast vocale d’eccezione formato dal Soprano Elena Rossi (Tosca), dal Tenore Giancarlo Monsalve (Cavaradossi); e, ancora, dal Baritono Giovanni Di Mare (sagrestano), dal Basso Gianluca Lentini (Angelotti e Sciarrone), dal Tenore Giuseppe Distefano (Spoletta), dal Basso Alberto Maria Antonio Munafò-Siragusa (carceriere) e dal Contralto Antonella Leotta (pastorello); costumi di Sonia Cammarata.
Quali le peculiarità del tuo personaggio in Tosca?
“Tra le caratteristiche musicali, indubbiamente, forte energia, grande espansione, incisivo declamato; tra quelle caratteriali risaltano la voglia instancabile di vincere, di ottenere, di avere, congiuntamente alla rabbia e alla durezza interiore”.
Cosa ti entusiasma della regia del Maestro Castiglione?
“Il dialogo tra cantante e regista; la considerazione e la tutela delle esigenze dell’artista”.
Com’è nata la tua passione per la musica?
“La musica è stata sempre presente, fin da piccolo, grazie a miei genitori che mi hanno dato la possibilità di fruire di essa e dei suoi svariati generi. Mi sono avvicinato in primis alla musica leggera, poi alla sacra e, infine, mi sono innamorato della musica lirica”.
Quali sono i tuoi “padri spirituali”?
“Se per padri spirituali si intende i punti di riferimento dal punto di vista vocale posso dire tutti gli artisti che hanno reso celebre l’opera a partire dalla Callas, Pavarotti, del Monaco. Come Baritono, tra gli artisti del mio stesso registro vocale: Cappuccilli, Managuerra, Gobbi… ecc”.
Dal debutto ad oggi, ci racconti un simpatico aneddoto legato alla tua professione?
“Aneddoti ce ne sono e molteplici. Potremmo dire che anche questi sono parte della vita di un artista e per l’artista stesso diventano, poi, ricordo ma soprattutto sorriso”.
Qual è il personaggio (e per quali ragioni) che ami maggiormente interpretare?
“Rigoletto perché complesso ma vero, vivo e coinvolgente. Mi lascio investire piacevolmente dalle svariate emozioni e cerco, ogni volta, di renderle al meglio così da far vivere le medesime anche al pubblico che mi ascolta. Questo ruolo mi prende molto emotivamente e cerco sempre di dare il massimo affinché tutti possano sentire l’amore che provo per questo personaggio”.
Quali sono i direttori d’orchestra con i quali hai lavorato in maggiore sintonia?
“Tra i direttori una fortissima emozione l’ho provata quando ho lavorato con il Maestro Riccardo Muti, lo scorso marzo, per la Manon Lescaut, a Roma. Un’altra forte e piacevole emozione con il Maestro Renato Palumbo, sia in Tosca a Caracalla, lo scorso anno, sia in Nabucco, lo scorso gennaio, a Firenze. Con entrambi questi straordinari direttori c’è sempre gran voglia di fare musica e di realizzarla senza eccezione a grandissimi livelli”.
Potendo scegliere, quale sogno professionale vorresti realizzare?
“Il mio sogno professionale sarebbe realizzare una carriera che duri nel tempo e che riconosca il mio lavoro, le mie fatiche, i miei sacrifici ma soprattutto il mio grande amore per la musica”.
Cosa consiglieresti ad un giovane che volesse intraprendere la tua carriera?
“Ad un giovane consiglierei di studiare sempre (prima, dopo e durante la carriera) e di avvicinarsi con semplicità alla musica lirica così da lasciarsi coinvolgere da essa per condividere in toto tutti i fantastici sensi musicali”
Oggigiorno quale dovrebbe essere la funzione della lirica e, in che modo dovremmo muoverci per preservarne il valore e quel ruolo cardine che, da sempre, incidono sulla nostra identità nazionale?
“La lirica come tutte le forme di arte ha la funzione divulgativa della cultura. La musica è cultura, la lirica è cultura. Bisognerebbe in primis rispettarla dandole il giusto valore e la giusta riconoscenza. Bisognerebbe aprire più spazi teatrali, pubblicizzare, rispettare e riconoscere questa grandissima forma di arte; si “deve” dare ampio spazio e rispetto al melodramma invece noi italiani, pur padroni del melodramma mondiale, pensiamo solo a nutrirci di esso, chiudendo i teatri e non pensando a coltivarlo”.
Prossimi impegni artistici?
“Sarò a Lipsia per il Nabucco di G. Verdi come Nabucodonosor, regia di Dietrich W.Hisdorf e la direzione orchestrale del M° Anthony Bramall, poi, in Ottobre, all’Opera di Roma come Rigoletto nell’opera omonima di G. Verdi, regia di Leo Muscato e la direzione orchestrale del M° Renato Palumbo; in Novembre a Piacenza e Savona Falstaff di Verdi come Ford, regia di Cristina Mazzavillani Muti e la direzione orchestrale del M° Nicola Paszkowski produzione poi riproposta per il 2015 a Ferrara e Reggio Emilia”.
Biografia Francesco Lanfoldi – Nato a Caserta, si è diplomato in canto presso il Conservatorio di Benevento sotto la guida del mezzosoprano Monica Carletti, e, allo stesso tempo, si è laureato in Lettere e Filosofia ed in Beni Culturali presso la Seconda Università di Napoli. Partecipa a vari corsi al CUBEC di Vignola, all’Accademia Internazionale della Voce, all’Accademia di Sulmona e vari corsi di interpretazione scenico-vocale con i Maestri: S. Pagliuca, V. Profeta, M. Laurenza, S. Alaimo, I. Crisante, S. Bertocchi, C. Desderi, R. Resnik, E. Fiorillo e C.Verhaeghe-Micault. Attualmente studia con il mezzosoprano Marilena Laurenza. Ha vinto numerosi concorsi lirico internazionale, tra cui: il “Toti Dal Monte”, il “Mattia Battistini”, il “Ruggero Leoncavallo”, il “Mario Lanza”, l’ “Ottavio Ziino”, il “Maria Caniglia”, il “Tommaso Traetta”, il “Marie Kraja”, il “Giacomo Lauri Volpi” e i due Concorsi Intenazionali della Comunità Europea “As.Li.Co.” di Como e “A. Belli” di Spoleto. Ha ricevuto menzioni speciali da personaggi noti del mondo dell’opera: E. Marton, I. Vinco, J. Sutherland, L. Alva, P. Coni, V. Esposito, G. Lomazzi, L. Cuberli, S. Rendine, PM Ferraro, K. Ricciarelli, C. Desderi, D. D’Annunzio Lombardi, E. Obraztsova, e B. Manca di Nissa. Debutta “Thais” di J. Massenet (2006 – Teatro Verdi di Salerno), “Il Viaggio a Reims” di G. Rossini (2006 – Teatro Marrucino di Chieti), “Flauto Magico” di WA Mozart (2006 – Teatro Marrucino Chieti), “Thamos, re d’Egitto” di WA Mozart (2006 – Teatro Marrucino di Chieti), “Falstaff” di G. Verdi (2006 – Teatro Comunale di Treviso), “Un Ballo in Maschera” di G. Verdi (2007 – Teatro Flacco di Volterra), “La Boheme” di G. Puccini (2007 – Chieti Marrucino Teatro, Teatro Comunale Teatro Comunale di L’Aquila e Teramo, 2009 – Teatro Sociale di Como, Teatro Grande di Brescia, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Ponchielli di Cremona 2011 – Stadt Theater in Kiel) “Il matrimonio segreto” di D. Cimarosa (2007 – Chieti Marrucino Teatro, Teatro Comunale di L’Aquila e Teramo), “Il Cavaliere Errante” di T. Traetta (2007 – Teatro Marrucino di Chieti , Teatro di Teramo, Teatro Comunale di L’Aquila), “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini (2007 – Teatro Comunale di Ortona e Pescara), “Don Giovanni” di WA Mozart (2007 – Teatro Marrucino di Chieti), “la Serva Padrona “di G.B. Pergolesi e” La franchezza delle donne “di G. Sellitto (2008 con i” Solisti Aquilani “al Teatro Maria Caniglia di Sulmona e al Teatro Comunale di l’Aquila),” Rigoletto “di G. Verdi (2009 – Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Sociale di Como, 2012 – Teatro Alighieri di Ravenna, 2013 – Teatro Intenazionale di Baharain, Teatro Municipale di Piacenza, Seoul Art Center, Deutsche Oper di Berlino, Oper Leipizig), “Aida” di G. Verdi (2010 – Stadt Theater di Klagenfurt; 2014 – Munchen Staatstheater am Gärtnerplatz, 2014 – Teatro Greco di Siracusa), “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni (2010 – Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, 2013 – Teatro dell’Opera di Roma Terme di Caracalla), Il “Trovatore” di G. Verdi (2010 – Stadt Theater di Klagenfurt, 2012 – Royal Opera House Muscat Sultanato dell’Oman), “La Traviata” di G. Verdi (2011 – Teatro Lirico di Cagliari), “Napoli milionaria” di N. Rota (2011 – Teatro Lirico di Cagliari), “Carmina Burana” di C. Orff (2011 – Teatro Lirico di Cagliari), “Madama Butterfly” di G. Puccini (2011 – Teatro Lirico di Cagliari), “Nabucodonosor” (2011-2012 Stadttheater Erfurt, 2012/2013 Stadttheater Freiburg, 2014 – Teatro del Maggio Musicale Fiorentino), “Tosca” di G. Puccini (2012 – Stadt Theater di Klagenfurt, 2013 – Teatro dell’Opera di Roma Terme di Caracalla; 2014 – Teatro Aurora di Gozo-Malta), “L’Arlesiana “di F. Cilea (2012 – Teatro – Konzerthaus di Friburgo),” Falstaff “di G. Verdi, come Ford (2013 – Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro del Giglio di Lucca). Ha debuttato l’opera “Manon Lescaut” di G. Puccini, come Lescaut al Teatro dell’Opera di Roma con la direzione d’orchestra del Maestro Riccardo Muti e la regia di Chiara Muti. Ha collaborato con direttori quali: B. Bartoletti, O. Wellber, F. Zigante, G.P. Bisanti, C. Desderi, C. Rovaris, G.M. D’Errico, G. Sabbatini, V. Clemente, M. Conti, A. Veronesi , C. Donadio, F. Maestri, D. Lucantoni, M. Moresco, P. Murray, V. Mariozzi, A. D’Agostini, P. Marschik, G. Di Stefano, M. Brandstätter, M. Rivas, G. Fritzsch, G. Sagripanti, G. Grazioli, J. Kovatchev, W.E. Gugerbauer, N. Paskosky, F. Bollon, G. D’Espinosa, R. Palumbo, S. Lord, R. Rizzi Brignoli; M. Foremny, R. Muti, C. Attard, M. Comin, G. Martinenghi e registi come I. Guerra, G. Cobelli, A. Calenda, G. Ciabatti, D. Micheli, M. Cappelletti, U. Gregoretti , S. Rendine, M. Mirabella, B. Giusti, I. Stefanutti, F. Torrigiani, A. Zagars, D. Karasek, A. Antoniozzi, A. Cirillo e M. Trelinsky, M. Heinicke, C. Mazzavillani Muti, S. Poda, M. Sturm, E. Craft, J. Bosse, Pilavachi,Chiara Muti, E. Castiglione, T. Fischer.
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