di Roberto Soldà (testo con elaborato pittorico in copertina)
No.
Tu non sei
il disprosio
e neppure un altro
degli elementi
suoi fratelli preziosi.
No.
Tu non sei
una… terra rara.
Accanto a Te
nessun giocattolo
rotto o malandato
c’è.
Tu
abbandonato
tra i rifiuti
disperato
piangi.
Ma intorno
con i loro colori
giallo un lacerto
di banana
e blu un frammento
di bottiglia
ti fanno compagnia.
—
Roberto Soldà è nato a Musile di Piave (VE) nel 1942 e, dal 1972, risiede a Codroipo (UD). Laureato in Chimica all’Università di Padova, si è dedicato all’insegnamento di tale disciplina nella Scuola Media Superiore fino all’anno 2003. Tuttora scrive articoli sulla ricerca nella Didattica Chimica, che continua ad appassionarlo. Ma, accanto alla passione per l’insegnamento e la didattica, ha sempre coltivato l’amore per la poesia, la letteratura e la pittura, perché gli ha permesso e seguita a permettergli di realizzare ciò che lo psicologo americano Maslow definisce il bisogno di autorealizzazione di ogni persona. Ha tenuto alcune mostre personali e ha partecipato a diverse esposizioni collettive. Ha ottenuto riconoscimenti sia nell’ambito della pittura che in quello della poesia. Nell’ambito della poesia ha pubblicato: Le stagioni del calicantus (Udine, Campanotto Editore, 1986); In cucurbita d’alambicco (Udine, Campanotto Editore, 2011); Sempreverde d’alloro (Arezzo, Edizioni Helicon, 2014) e alcune poesie in riviste, antologie e on line.