#1Libroin5W.: Roberto Addeo, “Murati vivi”, Transeuropa.

“1Libroin5W”

 

 

Chi?

Due coppie al fulmicotone immolate in una partitura polifonica, perlopiù struggente, ma altresì percorsa da una buona dose di umorismo nero. Una palazzina che ricorda un’arena al tempo dei gladiatori, dove due mondi paralleli sono costretti a battersi fino allo stremo delle forze: la follia umbratile di Attilio e Rosalba vs la sensualità tossica di Bogdan e Linda. Sullo sfondo, il malefico Diego Cesarano: un boss legato a una setta oscura che pervade il mondo circostante.

Cosa?

Descrive una città e nel contempo un intero Paese in preda alla paura, ai sogni consumistici, alle aspettative stereotipate, ai preconcetti verso il diverso, alle ambizioni deluse. Attraverso lo sguardo di questi personaggi, chi legge potrà sentire, vedere e – si spera – comprendere a quali azioni disperate possono arrivare uomini e donne portati al limite dell’impotenza, avvertendo, tra i passaggi di luce che si introducono negli orrori più crudi, una dimensione fortemente umana.

Quando?

L’idea di questo romanzo nasce più o meno tre anni fa, durante il lockdown, ed è maturata nel corso delle varianti del coronavirus – delle quali ho perso il conto –, in una situazione paradossale di chiusura e apertura alternate. Ho preso spunto da un caso di omicidio plurimo del 2006, la Strage di Erba, che all’epoca mi aveva molto colpito e che in seguito ho provato a rielaborare evitando di seguire il processo originale degli eventi, designando a punto di riferimento del racconto la vita di condominio e, più in generale, la complessità di relazioni che possono intercorrere tra individui troppo diversi tra loro per princìpi, esigenze e gusti.

Dove?

La storia è ambientata nell’immaginaria Polnia, non a caso anagramma di Napoli, città che, secondo una definizione del compianto Luciano De Crescenzo, non è una città, ma solo una componente dell’animo umano riscontrabile in tutte le persone, siano esse napoletane oppure no. Il testo è nato nel condominio in cui vivo da molto tempo, in provincia di Sassari, nonché da una profonda esigenza di indagine concernente i rapporti interpersonali in questo periodo storico emotivamente squilibrato. E, come ho detto, è cresciuto nell’arco di tre anni, divenendo via via un romanzo corale sotto la cui superficie iperrealistica, vanno delineandosi significati di natura diversa. A ognuno il suo.  

Perché?

In questa voragine moraleggiante, che sta assorbendo ogni aspetto della società e in cui non solo la politica ma anche l’arte appare più asservita che mai a un integralismo culturale contrario a qualsivoglia pensiero alternativo, un ottimo esercizio per liberarci da tale livellamento potrebbe essere quello di leggere testi che sappiano trasgredire i canoni imposti dalla cosiddetta editoria industriale, dalla quale il mio romanzo prende le distanze.

scelti per voi

#1Libroin5W.: Roberto Addeo, “Murati vivi”, Transeuropa.
#1Libroin5W.: Roberto Addeo, “Murati vivi”,Transeuropa.
#1Libroin5W.: Roberto Addeo, “Murati vivi”,Transeuropa.

Potrebbero interessarti