“Nostos VII”: Claude Esteban

Nostos, ritorno alla parola
Rubrica a cura di Luca Pizzolitto

Il cielo
orizzontale.

Un uccello sul filo invisibile
del sogno.

Tutto è troppo lontano.

Paesaggio in schegge, arcate
disgiunte dal presente

– ferite.

Sparirò dal giorno fino alla mia voce.

(Le ciel/horizontal.//Un oiseau sur le fil invisible/du rêve.//Tout est trop loin de soi.//Paydage en éclats, arches
démises du présent//- blessures.//J’effacerai du jour jusqu’à ma voix.)

*

Alberi. Li serro nel palmo
della mano. Ne sento
i tralci.

Qui la nebbia avanza, da vetro a veteo,
un lavoro di ciniglia.
Il mattino è cieco.

Abbiamo gettato le maschere,
i fiori, ogni scrigno.

(Arbres. Je les retienz dans la distance/de la main. Je sens/leur vrille.//Ivi la brume avanza, vitre à vitre,/son travail de chenille./Le maton est aveugle.//Ona jeté les masques, les fleurs/tous les écrins.)

*

quando i corpi conobbero il desiderio.

Pure ritorna
dopo di noi
nei linguaggi plasmati

(senza fine)
come la sete abita l’acqua.

(quand nos corps ont connu le désir//Revient pourtant/plus tard que nous/dans nosclangages faconnés//sans fin/comme la spif habite l’eau.)

*

Lontano come il sole
attraverso l’aria

memoria attardata
ai piedi
degli alberi.

Nelle conchiglie che l’estate
non asseta
il vento si è impigliato.

Stretta muraglia.

Quando
ricomincerà il tempo

le vicende alterne del giorno

qui si appoggeranno
le nostre strade.

(Si loin que le soleil/traverse l’air//une mémoore s’est donné/des haltes/au bas des arbres.//Denas les coquilles quevl’été/n’assoiffe pas/un peivde vent est pris./uraille étroite.//Quand/recommencera le temps//les tâches alternéea du jour//ici prendront appui/nos routes.)

 

Poesie tratte da Dare un nome (All’insegna del pesce d’oro, 1975)

Claude Esteban è uno dei grandi poeti francesi degli ultimi decenni, e ha anche scritto molti saggi sulla poesia e il linguaggio poetico. Ha inoltre pubblicato numerosi saggi sull’arte, su artisti moderni e contemporanei (Ubac, Morandi, Chagall, Braque, Vieira da Silva, Szenes, Chillida, Giacometti, Picasso…), ma anche su antichi pittori (Goya, Velázquez, Rembrandt, Claude Lorrain, Caravaggio…). Nel 1973, è stato il fondatore della rivista di poesia e arte Argile, pubblicata da Maeght (24 numeri dal 1973 al 1981).

 

 

la foto in copertina è sempre no copyright, di Karsten Winegeart

 

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