#1Libroin5WPoesia.: “Nella nudità del tempo”, Maurizio Soldini, Il Convivio Editore.

#1Libroin5WPoesia

Chi?

Il tempo, in prima battuta. Questa dimensione propria dell’umano, che si dibatte tra luci e ombre, tra coscienza e incoscienza (Agostino in quest’ultimo frangente docet). In seconda battuta, quella che secondo me è una caratteristica del tempo, la sua nudità, colta come dimensione propriamente ontologica. In terza battuta l’essere umano, la persona, che sta – che esiste – per l’appunto “nella nudità del tempo”.

Cosa?

In sintesi, dico in sintesi perché le sfaccettature e le possibili interpretazioni del libro possono essere diverse e diversificate, il libro, dicevo, vuole sottolineare proprio questa “nudità” del tempo in cui noi, come persone, siamo immersi. E siamo noi non tanto a dovere ma a volere “rivestire” la realtà idealizzata del tempo con la concretezza del nostro esistere nella temporalità. Rivestimento che avviene soprattutto con la parola, che cerca di donare essenza al tempo con l’intenzione di mandare in deroga la sua nudità. Ora, nel cammino dell’anno solare il “rivestimento” si gioca anche attraverso la canonicità delle nostre tradizionali ‘sacre feste’ in quell’eterno ritorno attraverso un incipit e una fine che rimandano in qualche modo alla nascita e alla morte di ognuno, di ogni persona. Nascita e morte che definiscono i limiti di una temporalità che si snuda e denuda insieme al corpo nato e a quello morto, lasciando però traccia incarnata del tempo nella/dalla parola. Parola che appartiene per antonomasia alla poesia e può eternare l’istante di ora come allora.

Libro dal tratto anche gnoseologico, dacché gira intorno al logos, alla parola, al linguaggio, ma fondamentalmente caratterizzato dal tratto esistenzialista, che tenta di trovare e dare un senso alla gettatezza dell’uomo nello spazio e nel tempo, per meglio dire “nella nudità del tempo”, che la parola, soprattutto poetica, cerca di “rivestire” attraverso un passaggio, che di primo acchito sembrerebbe inverso, ma che in realtà vede andare l’uomo dalla notte verso il giorno, dal buio alla luce, nella misura in cui la parola poetica fissa il tempo nella concretezza incarnandolo nell’essenza dell’eternità dell’istante, cogliendo l’attimo in cui l’esistente si trasmuta in essere.

Quando?

L’idea di questo volume è nata per paradosso a posteriori, nel senso che è figlia di fatti e i fatti sono il frutto di un work in progress dipanatosi in diversi anni che ha generato i testi che ora sono confluiti in questo libro di poesia.

Dove?

Dove ha avuto origine? Nella nudità del tempo…

Perché?

Il perché di questo libro lo si comprenderebbe meglio a valle dei due libri che lo hanno preceduto, Lo spolverio delle meccaniche terrestri (2019) e Il sodalizio con gli specchi (2021), che con quest’ultimo libro, Nella nudità del tempo (2022), costituiscono una trilogia che cerca con un filo rosso di interrogarsi su dinamiche, fenomenologicamente intese, che riguardano il nostro essere, ma ancor di più il nostro esistere, nelle more di dare un senso all’esistenza, all’esserci, per quanto con la consapevolezza di stare in minoranza nel mondo letterario attuale, nel quale prevale il mainstream di un minimalismo, spesso nichilista, a livello sia formale che contenutistico, che a mio avviso, anziché rivestire, spoglia ancora di più, scarnificandolo, il tempo, perdendo (il) tempo.

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S’ANIMA LA PAROLA

un lampo il prato insonne del mattino
scopre le foglie recide la rugiada
scivola nei dettagli della luce

scabra la notte torna nell’oblio
s’accendono i colori sulle cime
muove il respiro s’anima la parola

avviene la ripresa dall’indugio
svolta svicola fugge dal passato
incede senza vento va s’appresta

la meta non conosce tempo e spazio
è lì soffre l’attesa ma sovviene
eterna e incide sulla pietra il volo

*

IIN QUESTA NUDITÀ DEL TEMPO

scavo nel silenzio della ruggine
sul foglio contraltare della mente
le rughe appese alla dimenticanza
in fronte come sta la limpidezza

l’attesa dello sgrosso il venir meno
della scabra indole sopra le mani
in questa nudità del tempo a contare
le ore per snidare i segni e le parole

*

TEMPO NUDO NEL MAGMA

tempo nudo nel magma
dove l’inizio s’annulla
e l’essere nell’esserci

la soluzione lo svelamento
per il fine della fine se appare
il verbo nella nuda carne

e di ritorno s’anima all’istante
grazia della parola il senso
della vita che è nuda poesia

*

LA LUCE DENTRO LA PAROLA

prevista pioggia fitta rapida e tagliente
sferzata sulla pelle come lama
ghiaccio che brucia e avvampa le ferite

sarà quel ripararsi nel vano d’un portone
lo scudo d’allegria davanti alle intemperie
lo svicolare agli accidenti farsi una risata

scampare e non avvolgersi di panni vieti
aprirsi nell’attesa che spiova nel bagliore
la novità la nascita la luce dentro la parola

*

REPORTAGE DA DENTRO

c’è un soliloquio che deborda dall’inquietudine
e sferra colpi dal degrado per uscire in superficie
fino a raggiungere dai pori della pelle il fuori

nell’aria dei nottambuli in discordia tra i sospiri
si levano i respiri dalle mute per immergersi
nelle profonde viscere dell’anima che borbotta

un velo tremulo dai palpiti migra da dentro
balbetta e si accavalla sul decolté di una vertigine
in trame di aritmie che coprono i tossicchiamenti

così da dentro dal cuore o dalla mente o chissà donde
arriva la notizia che smisura il corpo e lo denuda in dubbio
di sapere se è l’uno o il due a vigere su soglie di imbarazzo

il peso indugia nello smeriglio della cognizione lieve
finché non demorde al peso e lascia la presa al panico
che sopravanza e porta al nulla o a quel che questo nega

*

LA SERA

si scartavetra l’acqua per necessaria prova
l’arsura obbliga a tenere il punto sollevato
lungo la linea sopra l’orizzonte che s’increspa

il saltimbanco degli impossibilia gioca a dadi
lancia la ruota e vince un lotto di parole
si accumulano frasi senza nesso e fuori piove

*
sbarazzarsi del nulla è un gioco azzardato
quando è presente il rischio dell’inettitudine
a passare per la porta che salva i desideri

ma il gioco vale la candela
bruciarsi quanto basta la virtù
per approdare alla radura

il peso delle ombre viene meno
se vola in controcanto la leggerezza
che nasce dalla notte al giorno

la notte è l’alter ego del suo vuoto
come il giorno della sua pienezza
e fa la differenza l’antitesi del nulla

il senso sta nella concorde discordia
del cammino la sua capacità di dire
e di restare muti nella parola luce

*

VITA

nel silenzio meridiano l’ululato del cane
sfrangia il grigiore dell’inutile sapere
del perché le smisurate ore avanzano

se tutto ricomincia da un amplesso vieto
per il dolore di un inizio che si finisce
come il saltimbanco nell’indebita caduta

lo scacco abita nella tenuta dello spazio
la sua memoria nuda sullo scivolare
in un silenzio che ritorna per spaesamento

muta così l’inferno nell’immobile cesura
e con tenacia accovacciata sulle spine
un tenue spiffero di lato annuncia il paradiso

 

Maurizio Soldini è nato a Roma, dove vive e lavora. Ha collaborato per diversi anni con i quotidiani Il Messaggero e Avvenire oltre che con diverse Riviste, tra le quali Sulle tracce del Frontespizio. Ha pubblicato diversi saggi. Il più recente è Scritti di bioetica. Dalla medicina alla filosofia alla poesia (Il Convivio Editore, 2020). Come co-editor ha pubblicato La bioetica e l’anziano. Prospettive e garanzie per una salute globale dell’anziano alle soglie del nuovo millennio (Istituto Siciliano di Bioetica, 1999) e Bioetica della vita nascente. In puero homo (C.I.C. Edizioni Internazionali, 2001). Altri suoi saggi sono Argomenti di bioetica (Armando Editore, 1999), Filosofia e Medicina. Per una filosofia pratica della medicina (Armando Editore, 2006), Wittgenstein e il Libro Blu (Mattioli 1885, 2009), Il linguaggio letterario della bioetica (Libreria Editrice Vaticana, 2012), Hume e la bioetica (Mimesis, 2012), Misericordia e Medicina (Mattioli 1885, 2016). 

Ha pubblicato otto libri di poesia. Nel 2019 con il libro di poesia Lo spolverio delle meccaniche terrestri (Il Convivio Editore, 2019) è stato finalista nella cinquina del XXXI Premio Internazionale di Poesia Camaiore-Belluomini. Nel 2021 ha pubblicato Il sodalizio con gli specchi (Il Convivio Editore). E a ottobre 2022 è stato pubblicato Nella nudità del tempo (Il Convivio Editore), che ha concluso la trilogia che ha come filo rosso le dinamiche esistenziali del tempo. Gli altri libri di poesia sono Frammenti di un corpo e di un’anima (Aracne, 2006), In controluce (LietoColle, 2009), Uomo. Poemetto di Bioetica (LietoColle, 2010), La porta sul mondo (Giuliano Ladolfi Editore, 2011) e Solo per lei. Effemeridi baciate dal sole (LietoColle, 2013).

 

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