Massimo Ranieri: “Sogno e son desto”

mr02_1920x1200Sogno e son desto – chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle, è il nuovo recital di Massimo Ranieri che per dirlo con le parole di Marinella Venegoni «è un attore che canta con una potenza vocale che pochi possono esibire mostrando gestualità sicura e presenza svelta, merce rara in un semplice interprete». Scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri “Sogno e son desto”, spettacolo dal titolo giocoso e volutamente provocatorio, non è dedicato ai vincitori e agli eroi, ma agli ultimi e ai sognatori: gli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele; o dal teatro di Eduardo De Filippo e Nino Taranto. Per il ciclo di eventi accolti dalla kermesse “Etna in Scena 2013”, diretta artisticamente dal M° Gianfranco Pappalardo Fiumara, “Sogno e son desto” sarà rappresentato nell’anfiteatro “Falcone e Borsellino” di Zafferana Etnea, sabato 24 agosto, alle ore 21.30 (Costo Biglietti: Poltrona Numerata € 39,00 compresi diritti di prevendita; Gradinata non numerata € 28,80 compresi diritti di prevendita).

Tra canzoni e monologhi non mancheranno i colpi di teatro: nel recital Ranieri andrà oltre il repertorio della canzone napoletana, interpretando brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Francesco Guccini, da Charles Aznavour a Violeta Parra. Orchestra composta da Massimiliano Rosati (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Mario Guarini (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (sax). Maestro d’armi Renzo Musmeci Greco. Protagonista dunque come ha scritto Felice Liperi, l’ultimo straordinario erede di una tradizione nobile di grandi interpreti della melodia. Da Rose rosse a Luigi Tenco, passando per Bindi e Battiato, Ranieri ha raccontato e racconta tutta la melodia italiana e internazionale con un grande affresco canoro. «Totò ci ricordava  – ha dichiarato Massimo Ranieri come anche ribadito in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino -, che non siamo nient’altro che guitti, sempre e comunque. Ma sono anche un pianoforte di cui vengono usati tutti i tasti. Sono stato fortunato, mi hanno promosso come boxeur e come circense, come ballerino e come cantante, come attore drammatico e brillante».

locandina sogno e son destoMassimo Ranieri (il vero nome è Giovanni Calone) nasce a Napoli il 3 maggio 1951. Artista a tutto tondo, magnifico interprete da palcoscenico ha vinto il Festival di Sanremo (1987) con il brano Perdere l’amore; ha riscosso grande successo anche con una trilogia di classici della canzone napoletana (Oggi o dimane, 2001; Nun è acqua, 2003; Accussì grande, 2005). Attore (Metello di Bolognini, La patata bollente di Steno, numerosi sceneggiati tv, molto teatro). Conduttore tv (nell’89 Fantastico). Regista di opere liriche (Traviata, Cavalleria rusticana). Ricordiamo più di recente, nel 2011, il celebre spettacolo “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” e, nel ruolo del protagonista Mackie Messer, “L’opera da tre soldi” (2012) il testo più famoso di Bertolt Brecht, per la regia del napoletano Luca De Fusco in una nuova traduzione curata dalla scrittrice Paola Capriolo. Nei panni del fascinoso delinquente, Ranieri si esibisce come vero mattatore del palcoscenico, cantando, ballando e recitando senza riposo confermando ulteriormente il suo eclettico talento. Nello stesso anno viene alla luce un altro successo accolto da tutti i più importanti teatri italiani: “Viviani Varietà”,  poesie, parole e musiche del Teatro di Raffaele Viviani, in prova sul piroscafo Duilio in viaggio da Napoli a Buenos Aires nel 1929, per la regia di Maurizio Scaparro.

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