Afterhours: 30 anni in 30 canzoni al Teatro Antico di Taormina. Unica tappa siciliana, il prossimo 22 agosto

PH. ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBI

Gli Afterhours hanno segnato in maniera indelebile il rock indipendente in Italia. Un percorso lungo e denso di avvenimenti che ha portato la band di Manuel Agnelli ad essere una delle principali formazioni del cosiddetto panorama alternativo italiano e che ha permesso ad un certo tipo di musica di uscire allo scoperto e di dimostrarsi una importante realtà, non solo per quanto riguarda i dischi venduti, ma anche, se non soprattutto, per il grandissimo successo live riscosso. Un successo che lo stesso Agnelli ‘giustifica’ così: “Per me vale la regola per la quale andare ad un concerto è più emozionante dell’ascolto, un po’ impersonale, di un cd. Alcuni gruppi, noi e i Marlene per esempio, hanno la capacità di rinnovare l’emozione da trasmettere, ogni sera o quasi. Si possono così fare anche centoventi date all’anno ed avere la certezza che le persone tornino”. Attesissimi al Teatro Antico di Taormina per l’unica tappa siciliana, fissata per il prossimo martedì 22 agosto, ore 21.30, gli Afterhours racconteranno 30 anni in 30 canzoni. Sotto i riflettori con Manuel Agnelli (voce, chiotarra e tastiere), Rodrigo D’Erasmo (violino), Fabio Rondanini e Giorgio Prette (batterie), Roberto Dell’Era (basso), Xaber Irondo e Stefano Pilia (chitarre) che apriranno il concerto con uno splendido ‘quadro’ di brani: “Strategie”, “Male di Miele”, “Rapace” e “Il sangue di Giuda”, estratti da lavori leggendari come “Germi”, “Hai paura del buio?” e “Ballate per piccole iene”.
Si ascolterà anche la splendida cover di “Mio Fratello è Figlio Unico” realizzata per il tributo a Rino Gaetano nel 1993, che, lo ricordiamo, ha segnato il vero punto di svolta nella storia degli Afterhours: verrà difatti abbandonato l’inglese per l’italiano, scelta fondamentale che permetterà al pubblico di apprezzare la bellezza dei testi del gruppo, ironici, trasgressivi e, spesso, surreali. Nell’unico imperdibile concerto siciliano – inserito del tabellone di Taormina Musica 2017, a cura di Puntoacapoco Concerti di Nuccio La Ferlita, si ascolteranno anche altri brani simbolo come: “Ballata per la mia piccola iena”, “La sottile linea bianca“, “Voglio una pelle splendida”, “La verità che ricordavo”, “Bungee Jumping”, “Non è per sempre”, ”Quello che Non C’è”, “Sinfonia dei Topi” e – per concludere – la travolgente “Bye Bye Bombay”. Sonorità tutte che sfuggono ad una catalogazione classica, differenziate da una magnetica ‘follia’ eccezionalmente rintracciabile nel nostro quadro musicale.

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