Dino Cunsolo, “plasma la materia donandole un’anima”

Dino Cunsolo, particolare di Susanna e i vecchioni x web
Dino Cunsolo, Susanna e i vecchioni (particolare)

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Plasma la materia per donarle l’anima. Con estrema maestria, scalfisce la polverosa superficie del caolino bianco per far emergere volti e corpi angelici, figure algide di un classicismo barocco. Il maestro Dino Cunsolo, il più famoso scultore catanese vivente, dà vita ad opere d’arte figurativa di grande valore, la cui espressione estetica riporta alla luce soggetti tratti dai testi religiosi e miti della cultura classica. Piccole e grandi sculture realizzate con una tecnica antica sapientemente instillata in volti e corpi dalla forte componente espressiva. Prezioso, inestimabile, soave e impalpabile, il lavoro del maestro Cunsolo, offre la possibilità di ammirare il punto di congiunzione tra l’uomo e il divino, tra la materia e lo spirito. La presenza spaziale dei corpi che curvano su se stessi nel pathos della scena rappresentata, la grande plasticità delle forme che si fonde alla fragilità dell’elemento materico da cui l’opera prende vita. Corpi annodati, muscoli tirati all’estremo e la soavità di volti di donna celestiali, inviolabili per la purezza dei loro tratti, coesistono nella stessa scultura. In “Susanna e i vecchioni”, proprio quell’aura di purezza diventa oggetto della bramosa attenzione di anime senza Dio. Visione neo-classica, espressione di grande capacità tecnica e pathos, questi gli elementi che, in estrema sintesi, rappresentano l’eccellenza artistica di uno scultore che, se avesse avuto diversi natali, sarebbe fortemente acclamato nello scenario internazionale dell’arte contemporanea. Isola dalla terra arida, dalla quale, il maestro, riesce a far fiorire bellezza e splendore di una scuola di scultura antica. Il maestro Cunsolo ha realizzato diverse sculture che impreziosiscono luoghi di prestigio, tra i quali: una fontana monumentale, in bronzo, per il parco comunale di Serradifalco (CL); i ritratti, in bronzo, di due illustri Personalità presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania; un Crocifisso e una composizione raffigurante la Pietà, in terracotta patinata, per la chiesa di Fleri – Zafferana; la Tavola della mensa, l’Ambone, il porta Cero Pasquale in bronzo e il Crocifisso astile in argento, per il Duomo di Catania; una Via Crucis compattata per la Chiesa di Santa Maria degli Spiazzi e un Gesù Bambino in Maestà, in bronzo patinato in oro zecchino, per la Chiesa di San Giovannino a Terni. Oggi una sua opera (nella foto in basso) è esposta al Macs (Museo Arte Contemporanea Sicilia) nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di via Crociferi, a Catania, insieme ad altrettante opere di undici artisti per la mostra Ad imaginem suam, curata da Alberto Agazzani.

DINO CUNSOLO Sebastiano, 2013 caolino bianco cm 140x40x40
Dino Cunsolo, San Sebastiano

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