“Il giornalismo che verrà” promosso dal Sicilian Post.

A Catania la grande informazione internazionale. Il workshop Il giornalismo che verrà dal 5 all’11 giugno. 

Laboratori pratici tenuti da protagonisti del mondo dei media e della cultura e rivolti 30 giovani giornalisti e una serie di di panel pubblici aperti alla cittadinanza. Un evento in crescita e una iniziativa di sistema

CATANIA 5 – 11 GIUGNO 2023 www.workshopgiornalismo.it

«Di fronte agli accadimenti della realtà – dalla recente pandemia all’attualità della guerra – i professionisti dell’informazione non possono che continuare a porsi delle domande sul senso e sull’utilità di questo mestiere. Dal 2018, tra la partecipazione entusiasta dei giovani colleghi che si cimentano nei corsi e la generosità di professionisti affermati dell’informazione che prestano il loro tempo in maniera disinteressata alla formazione delle nuove leve, il workshop “Il giornalismo che verrà” promosso dal Sicilian Post sta tentando con coraggio di dare risposta a questi interrogativi». Le parole di Giuseppe Di Fazio, giornalista e coordinatore del workshop giunto alla sua V edizione, ben riassumono la valenza di un’iniziativa che, anche quest’anno, dal 5 all’11 giugno 2023, punta a fare di Catania il centro propulsore del dibattito sul futuro di una professione in trasformazione, ma non per questo meno utile ed affascinante. “Il giornalismo che verrà” è un’iniziativa promossa dal Sicilian Post con i patrocini di  Università degli Studi di Catania, Scuola Superiore di Catania, Accademia di Belle Arti di Catania, Fondazione Oelle, Teatro Stabile di Catania e Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Sponsor dell’evento sono Crédit Agricole e Gruppo Unipol. Media partner sono il quotidiano La Sicilia, Pagella Politica, Media Duemila / Osservatorio TuttiMedia e Zammù TV. Sponsor tecnici sono Hotel Faraglioni e Ionia Caffè. 

Dal direttore dell’European Journalism Centre Lars Boering al direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, passando per la direttrice de La Nazione Agnese Pini e la reporter CNN Vanessa Offiong, anche quest’anno Catania sarà per una settimana la capitale del giornalismo internazionale.  «Il workshop – spiega Giorgio Romeo, coordinatore dell’iniziativa e direttore del Sicilian Post – è ormai una realtà affermata, che non soltanto, ogni anno, consente a trenta giovani professionisti dell’informazione di affinare le proprie capacità confrontandosi con i più grandi nomi del settore, ma anche di valorizzare le risorse del territorio attraverso una sinergia tra enti ed istituzioni». Notevole è stato il richiamo dei corsi di alta formazione che costituiscono una delle due anime dell’iniziativa. A testimonianza di ciò, circa cento sono state le candidature giunte da ogni parte d’Italia. Una classe variegata, costituita da trenta professionisti selezionati per merito e nel rispetto dei principi DEI, prenderà parte alla intensa sette giorni di corsi e laboratori. Tra gli ammessi spicca la presenza di oltre il quaranta percento di giornalisti da fuori regione. Non manca, tra i candidati selezionati, chi ha già maturato esperienze in realtà editoriali importanti come La Repubblica e Il Fatto Quotidiano, ma anche giovani professionisti della narrazione audiovisiva che operano presso media locali e nazionali. Tra le borse di studio assegnate ai candidati più meritevoli – i quali potranno accedere ai corsi a titolo totalmente gratuito grazie al contributo di enti pubblici e privati –  una è dedicata alla memoria di Barbara Minutoli, ex allieva SSC e collaboratrice di Sicilian Post, mentre un’altra al ricordo del dott. Angelo Torrisi, medico e giornalista che ha dato un impulso decisivo alla divulgazione scientifica sulle pagine del quotidiano La Sicilia

INIZIATIVA DI SISTEMA

Già dalla sua nascita nel 2018 “Il giornalismo che verrà” ha dimostrato il valore che iniziative di sistema sono capaci di generare per il territorio in cui sono inserite. Una caratteristica distintiva anche di questa quinta edizione, che ha raccolto attorno al progetto partner pubblici e privati. Durante la conferenza stampa di presentazione, svoltasi il 24 maggio presso Isola Catania sono intervenuti i rappresentanti di alcuni Enti Partner. «L’ateneo – ha sottolineato il presidente della Scuola Superiore di Catania Daniele Malfitana, portando i saluti del magnifico rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo – è felice di dare il suo contributo per questo genere di iniziative, che puntano su valori come formazione, interdisciplinarietà e specializzazione delle competenze, con un occhio di riguardo all’attività pratica». Un apprezzamento per la capacità dell’evento di espandere di anno in anno i suoi orizzonti è arrivato dal professore Rosario Antoci, intervenuto in rappresentanza della Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania Lina Scalisi e del suo direttore Gianni Latino: «L’Accademia di Belle Arti ha sempre creduto in questo progetto, che in questa edizione abbraccia declinazioni del giornalismo che vanno oltre quello meramente scritto, dando il giusto rilievo a contenuti audiovisivi, fotografici e illustrati». Il valore del workshop come risorsa per il territorio è stato ulteriormente evidenziato da Antonio Perdichizzi, presidente di Isola: «Il nostro hub ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei giovani siciliani, costruendo e attraendo nuove opportunità. Il workshop è certamente una di queste e negli anni si è confermata non soltanto come un evento di formazione unico in Sicilia, ma anche come uno sforzo che definirei attivista nel proporre nuova narrazione della nostra terra». Anche quest’anno il Teatro Stabile di Catania, rappresentato dal vicepresidente Carlo Zimbone, non ha voluto far mancare il suo supporto: «Nonostante il nuovo CdA si sia insediato di recente, abbiamo fortemente voluto dare continuità al nostro impegno, rimanendo fedeli alla volontà del Teatro di promuovere attività culturali di alto profilo». Un aspetto che anche il professore Carmelo Nicosia, intervenuto in rappresentanza della Fondazione Oelle, ha voluto rimarcare: «La fondazione è da sempre attenta a scandagliare il territorio della nostra città alla ricerca di iniziative di alto valore di cui Catania ha un crescente bisogno. “Il giornalismo che verrà” rappresenta uno dei progetti protagonisti di una stagione caratterizzata da un rinnovato fermento culturale all’insegna della collaborazione tra esperienze diverse».

Sull’importanza dell’aspetto formativo ha voluto soffermarsi anche Daniele Ditta, segretario dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia che ha portato i saluti del presidente Roberto Gueli: «Nei grandi giornali c’è sempre meno tempo da dedicare ai giovani colleghi. Il workshop supplice a queste mancanza, permettendo loro di respirare per un’intera settimana l’aria di una vera redazione». Un aspetto sottolineato anche dal direttore del quotidiano La Sicilia Antonello Piraneo: «Negli ultimi quarant’anni la nostra professione è cambiata profondamente e, con essa, anche i talenti di cui le nuove leve devono essere in possesso per potersi fare strada. Sapere scrivere un buon articolo di giornale non basta più e il workshop “Il giornalismo che verrà” contribuisce a formare una nuova generazione di professionisti all’altezza delle nuove sfide del futuro».

I LUOGHI

Gli eventi della manifestazione si svolgeranno principalmente presso la sede di Palazzo Biscari dell’impact community hub Isola, in piazza Cardinale Pappalardo, 23, a Catania. Altri eventi saranno ospitati presso la sede della Scuola Superiore di Catania a Villa San Saverio (Via Valdisavoia, 9), presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (via Raimondo Franchetti, 5), e il cortile di Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele, 121).

IL PROGRAMMA

Lunedì 5. La serata inaugurale, dal titolo Le parole hanno la scia, avrà luogo presso il Cortile Platamone del Palazzo della Cultura (Via Vittorio Emanuele, 121). In un momento di profonda trasformazione per il mondo dell’informazione, la serata costituirà un’occasione per riflettere sull’impatto con cui la professione giornalistica continua ad incidere sulla realtà. Durante la serata verrà insignita del premio “Il giornalismo che verrà” Laura Silvia Battaglia Al-Jalal, reporter catanese impegnata in zone di conflitto e firma per quotidiani come il Washington Post.Seguirà un dibattito, moderato dal giornalista e coordinatore del workshop Giuseppe Di Fazio, che vedrà coinvolti il giornalista freelance Gabriele Cruciata, il direttore de La Sicilia, Antonello Piraneo, la caposervizio spettacoli del quotidiano La Stampa Raffaella Silipo, e il direttore di Pagella Politica e Facta Giovanni Zagni. Ad arricchire il programma, sarà un momento musicale a cura dell’orchestra giovanile dell’associazione MusicaInsieme a Librino. La conduzione della serata è affidata al direttore del Sicilian Post Giorgio Romeo e alla giornalista Ornella Sgroi. 

Martedì 6. Ad aprire la seconda giornata di eventi, che si svolgerà presso Isola Catania, alle ore 15:00 sarà un panel dal titolo Divulgare la cultura che vedrà dialogare la responsabile spettacoli quotidiano La Stampa Raffaella Silipo e la giornalista del Corriere della Sera Ornella Sgroi sulla centralità delle soft news nel panorama dell’informazione. A seguire, alle ore 16:00, Lars Boering, direttore dell’European Journalism Centre e già direttore del World Press Photo, terrà una lectio magistralis sulla storia del fotogiornalismo, dagli albori alle nuove frontiere dell’IA generativa. A conclusione delle attività di giornata, alle ore 17:00, un confronto sul tema della sicurezza dei giornalisti in zone di conflitto che vedrà discutere Ayman Mhanna, direttore della Samir Kassir Foundation di Beirut, e Laura Silvia Battaglia al-Jalal, giornalista freelance ed esperta di Medio Oriente.

Mercoledì 7. Gli incontri riprenderanno alle 15:00 presso il Rettorato in Piazza Università 2 – sede di tutti gli eventi del pomeriggio – con un incontro dal titolo La parentesi Gutenberg che vedrà come protagonista Jeff Jarvis, il giornalista e docente presso la Craig Newman School of Journalism at CUNY dialogherà con il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni sull’era della stampa e le lezioni per l’informazione nell’era digitale. A seguire, alle ore 16:00, spazio a Giornali e democrazia, una conversazione sui principali fatti dell’attualità nazionale ed internazionale con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, con il quale avrà modo di dibattere il direttore del Sicilian Post Giorgio Romeo. Chi ha paura di ChatGpt? è, invece, il titolo dell’ultimo evento di giornata, previsto per le ore 17:00: uno sguardo sullo spazio che l’informazione può ritagliarsi nell’epoca delle IA. A discuterne il sociologo Derrick de Kerckhove, la giornalista e direttrice di Media 2000 / OTM Maria Pia Rossignaud. Modererà l’incontro Guido Nicolosi, presidente del corso di laurea in Sociologia delle reti all’Università di Catania.

Giovedì 8. Il pomeriggio del terzo giorno si svolgerà nuovamente presso Isola Catania e prenderà le mosse, alle ore 15:30, da una conversazione con Agnese Pini, direttrice de La Nazione, Quotidiano Nazionale e Resto del Carlino dal titolo Fare informazione, difendere la libertà sul ruolo dei grandi giornali nell’interpretare le grandi questioni di attualità. Dialogherà con lei il giornalista del Sicilian Post Joshua Nicolosi. Alle 16:30, sarà la volta del direttore Rai Umbria Giovanni Parapini, protagonista dell’incontro Ripartire dai territori. Insieme a lui, per discutere del ruolo delle local news, il giornalista Giuseppe Di Fazio. In chiusura di giornata, alle 17:30 un dialogo sul volume “Rivoluzioni” a cui, oltre alla curatrice Tiziana Bonomo, prenderanno parte il pluripremiato fotoreporter Ivo Saglietti e il reporter de La Stampa Domenico Quirico.  

Venerdì 9. Al mattino, le attività pubbliche del workshop avranno luogo presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di Catania (Via Raimondo Franchetti, 5). Si partirà alle ore 9:00 con Il design dei giornali: l’incontro avrà come protagonista Luca Pitoni, noto visual designer del settore editoriale. Ad introdurlo sarà il direttore dell’ABACT Gianni Latino. I lavori proseguiranno alle ore 11:00 con Il giornalismo di guerra: uno spazio nel quale il reporter Domenico Quirico ripercorrerà alcune delle sue numerose esperienze sul campo. A dialogare con lui sarà Martina Dettori del Sicilian Post.

Gli eventi del pomeriggio, che si svolgeranno presso la sede della Scuola Superiore di Catania di Villa San Saverio (Via Valdisavoia 9), inizieranno alle ore 15:00 con Raccontare l’Africa. Evento corale per parlare del continente del futuro, con la reporter di CNN Vanessa Offiong, il founder del progetto The Republic Wale Lawal e la direttrice de L’altra Tunisia Giada Frana. A moderare Francesco Raciti di Sicilian Post. Alle 16:00 è previsto l’incontro L’edicola Tiktok con Nic Newman, Senior research associate del Reuters Institute for the Study of Journalism e tra i principali autori dell’annuale report di riferimento di settore sul giornalismo digitale. Dialogherà con lui la sociologa dell’Università di Catania Claudia Cantale. In chiusura di giornata, alle ore 17:00, il caporedattore di TGR Sicilia Rino Cascio e il giornalista Rai Nicola Alosi saranno protagonisti dell’incontro 30 anni di Mediterraneo, una riflessione sulla trasmissione di esteri firmata dal TG regionale. Modererà l’incontro la giornalista del Sicilian Post Francesca Privitera.

Sabato 10. Per il pomeriggio conclusivo, il workshop farà ritorno da Isola, dove alle 15:00 si svolgerà l’incontro Funding per il giornalismo d’inchiesta, durante il quale il project coordinator di JournalismFund Europe Rafael Rameša illustrerà le opportunità di finanziamento per i reporter freelance. Dialogherà con lui Olga Stornello, giornalista del Sicilian Post. Alle ore 16:00 sarà la volta di ESG: oltre l’acronimo, un panel dedicato al tema degli investimenti sostenibili da attuare grazie al PNRR. Protagonisti saranno Roberto Natale, direttore Rai per la sostenibilità ESG, Cetti Lauteta di The European House- Ambrosetti e Antonio Perdichizzi, presidente di Isola. A seguire un panel dal titolo Il brand journalism che vedrà protagonista il giornalista Fernando Vacarini, direttore di Changes. Discuterà con lui il direttore del Sicilian Post Giorgio Romeo. La chiusura delle attività è affidata a Nudismo finanziario, il live podcast della piattaforma Rame condotto dalla giornalista e già direttrice di Donna Moderna Annalisa Monfreda: un format che si propone, attraverso il metodo giornalistico, di sfatare il tabù dei soldi ancora imperante nella nostra società.

I LABORATORI

I trenta partecipanti ai corsi avranno modo di cimentarsi in innumerevoli attività pratiche, sotto la costante supervisione di docenti d’alto profilo e di comprovata esperienza. Dalla scrittura giornalistica (con Guido Tiberga, già caporedattore centrale del quotidiano La Stampa), al fact-checking e alla verifica delle fonti (con il direttore di Pagella Politica e FactaNews Giovanni Zagni), passando per un laboratorio sui modelli di business per il giornalismo (con Annalisa Monfreda di Diagonal), l’individuazione delle storie (con la giornalista Ornella Sgroi), l’approccio alle Soft News (con Raffaella Silipo, responsabile spettacoli de La Stampa), la scelta delle immagini (con il visual designer Turi Distefano), la proposizione del lavoro da freelance alle redazioni internazionali (con la giornalista Laura Silvia Battaglia al-Jalal), e l’utilizzo degli strumenti digitali per i giornalisti (con Gabriele Cruciata, Google News Lab Teaching Fellow).  

 

in copertina da sx Giuseppe Di Fazio, Giorgio Romeo

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