Narratori e compositori di Sicilia. “Una giornata” di Pirandello su musica di Joe Schittino.

Nello spazio di una giornata, un uomo senza nome ripercorre la sua vita in uno smarrimento assoluto che lo rende sconosciuto a sé stesso e incapace di rendersi conto del passare del tempo. E’ questo il focus della novella Una giornata di Luigi Pirandello, terzo appuntamento di Narratori e compositori di Sicilia. La terza puntata del progetto ideato da Orazio Torrisi e prodotto dal Teatro Massimo Bellini di Catania, dal Teatro della Città di Catania e dall’Università di Catania sarà trasmessa giovedì 17 febbraio alle ore 18 sul canale YouTube Zammù TV, la webtv di Unict, e contestualmente messa in onda su Radio Zammù, in FM 101 e in streaming sul sito www.radiozammu.it, nonché su Spotify. Interpretata da Ezio Donato, la pièce Una giornata è accompagnata dalla composizione originale – intitolata appunto Una giornata –  del maestro siracusano Joe Schittino, eseguita dall’Orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini, diretta da Leonardo Catalanotto. Come per le altre puntate del progetto (cinque in totale), la consulenza letteraria è del professore Rosario Castelli, l’adattamento teatrale e la regia del professore Ezio Donato e la consulenza musicale del maestro Giuseppe Calanna. Il video è stato realizzato dalla webtv di Unict (riprese e montaggio di Dario Grasso, Salvo Noto, Giorgio Raito e Giuliano Severini) a partire dalle registrazioni realizzate all’interno del Teatro Massimo Bellini: un lavoro artistico suggestivo che diviene un prodotto culturale multimediale da poter fruire liberamente anche attraverso il web.  
Scritta e pubblicata ne “Il Corriere della sera” nel  1935,  un anno prima della morte del suo autore, Una giornata è la “mini storia” di un uomo che ripercorre la sua vita in un solo giorno e arriva ad anticipare in sogno la propria morte, vedendosi violentemente strappato dalla vita, raffigurata in un treno in corsa nella notte. Nello spazio contratto di una sola giornata, l’uomo senza nome – dietro cui si nasconde lo stesso Pirandello –  rivede tutta la sua parabola terrena scorrergli velocemente davanti, in un susseguirsi di immagini confuse e in una visione tra l’onirico e la delirante allucinazione, si ritrova in un luogo privo di spessore, fuori dal tempo e dallo spazio, di cui nel buio non riesce a discernere il nome. E nel rivivere l’intera sua vita, con tutte le incertezze, le illusioni, i successi e le delusioni che l’hanno caratterizzata, l’autore giunge a denunciare l’inesorabile scorrere del tempo che trasforma e sfigura ogni cosa, rendendola irriconoscibile.  

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