A seguito del successo di critica e pubblico riscosso alla sua prima presentazione, il coinvolgente evento installativo “Visioni al Confine” di Luisa Mazza e Christian Zanotto ritorna a Noto, con il patrocinio del Comune di Noto, all’interno della suggestiva cornice della Ex Chiesa di Santa Caterina durante i vivaci giorni dell’Infiorata, il rinomato appuntamento della Primavera Barocca che avrà, nel 2016, respiro mondiale. L’opera “Gocce Riflesse / Come in Cielo così nello Specchio”, installazione proiettiva olografica di figure digitali animate su struttura scultorea, è stata concepita e realizzata da Luisa Mazza e Christian Zanotto in occasione della VI Edizione della prestigiosa rassegna “Nei Luoghi della Bellezza”; l’ innovativa operazione di interazione, presentata dal testo critico di Massimo Scaringella, vede il dialogo tra due diverse modalità espressive, accomunate dalla relazione che entrambe intrattengono con la luce, lo spazio, la trasparenza e la riflettenza, a generare insieme l’inaspettata ed eterea apparizione di un empireo, imponderabile “luogo” sospeso e luminoso. L’installazione si compone di “Gocce Riflesse”, costruzione plastica di Luisa Mazza che mette in scena una nuova e contemporanea poetica di traslucidità, leggerezza, purezza e armonia ritmica, in relazione con “Come in Cielo così nello Specchio”, intervento proiettivo olografico di Christian Zanotto in cui una schiera di alate figure digitali, argentei angeli pinnati, si anima in una coreografia di movimenti fluttuanti entro una sfera priva di gravità. La tessitura di limpide e cristalline gocce, modulata nei molteplici livelli di “strati atmosferici” di superfici lisce e curve, capta e riflette le lucenti entità, moltiplicandole e riverberandole nello spazio dello scenografico contesto barocco, dando vita ad una sorta di inedito e fluido affresco in perpetua mutazione. I due artisti, dopo un riscontro di affinità e potenzialità espressive da esplorare, nell’arco di tre mesi hanno elaborato il progetto attraversando virtualmente i confini, coordinandosi in un lavoro di progressive verifiche e definizioni per mezzo di un rapporto di videoconferenze tra Italia e Olanda.
Come ha osservato il critico d’arte Massimo Scaringella nel testo dedicato all’opera: “Non è facile che due artisti decidano di presentare insieme e in un unico ambiente le loro creazioni trasformandole in un’opera unica […]. Luisa Mazza e Christian Zanotto hanno accettato questa sfida per interferire l’una con l’opera dell’altro e dimostrare che lo spettatore può così passare ad un altro piano dimensionale della materia […]. La dinamica ed evanescente virtualità, molto concreta, di Christian Zanotto incontra, nella complessa trasparenza dell’opera di Luisa Mazza, un gioco traslucido di universi che divengono, nello stesso modo in cui un caleidoscopio ci evoca quelle multiple e policrome scintille divine isolate che emergono dall’Uno neoplatonico”.
VISIONI AL CONFINE
GOCCE RIFLESSE / COME IN CIELO COSI’ NELLO SPECCHIO
LUISA MAZZA / CHRISTIAN ZANOTTO
Testo critico di Massimo Scaringella
Date: 13/14/15 Maggio 2016
Orario: a partire dalle 20:30
Location: Ex Chiesa di Santa Caterina, Via Fratelli Ragusa, Noto (Siracusa)
Evento in collaborazione con:
Red Stamp Art Gallery – Amsterdam
Associazione Culturale Ri-flexus – Roma
Info Contatti:
Red Stamp Art Gallery, Rusland 22, 1012 CL Amsterdam, NL
Direttore: Sonia Arata
Tel.: Cell. IT +39 347 1917003
Cell. NL +31 6 46406531
Associazione Culturale Ri-flexus, Via Rosario Nicolò 10, 00156 Roma, IT
Tel.: Cell. +39 329 0614759
Luisa Mazza nata a Noto, vive e lavora a Roma dove ha frequentato l’Accademia di Costume e di Moda. Ha distribuito i suoi interessi tra campi diversi per poi approdare alla realizzazione di opere pittoriche, scultoree e installazioni, ed ha esposto presso gallerie e sedi museali di Roma, Genova, Firenze, Vercelli, Milano, Torino, Shanghai, Yiwu, Arezzo, Napoli, Perugia, Nizza, Parigi, Valparaiso…Nel corso degli ultimi anni è stata presente con le installazioni di dimensioni considerevoli “Imprimere pacem”, “I luoghi della luce”, “Ri-flexus”, “Incamminati”, “Isola”, “Un altro cielo”, “Immaginare la luce”, a varie iniziative artistiche, fra cui “L’altra metà del cielo”, “Nei Luoghi della Bellezza”, “Contemplarte”, alla “Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti”. Tra i riconoscimenti più importanti, nel 2007, ha vinto il concorso per opere d’arte bandito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il quale ha realizzato l’opera di grandi dimensioni “Sonorità”. Ha esposto alla “54° Biennale di Venezia” – Padiglione Italia, nel 2013 alla biennale “Le latitudini dell’arte” Italia/Finlandia – Genova – Palazzo Ducale, nel 2015 alla IV edizione della “Bienal del fin del mundo” Argentina/Cile e alla seconda edizione della biennale “Le latitudini dell’arte” Italia/Ungheria – Genova – Palazzo Ducale. Autrice e curatrice di iniziative culturali fra cui “Nei Luoghi della Bellezza”. Ha partecipato a mostre a cura e/o con testi critici di: Luca Arnaudo, Vittoria Biasi, Giorgio Bonomi, Marcello Carriero, Viana Conti, Patrizia Ferri, Enzo Fiammetta, Pina Inferrera, Clara Iannarelli, Tiziana Leopizzi, Ghislain Mayaud, Micaela Mander, Barbara Martusciello, Chiara Massini, Virginia Monteverde, Annamaria Orsini, Massimo Scaringella, Olivia Spatola (www.luisamazza.it).
Christian Zanotto nasce a Marostica (Vicenza), nel 1972; dopo la formazione presso la Accademia di Belle Arti di Venezia trasferisce il suo studio ad Amsterdam. Attualmente vive e lavora tra Olanda e Italia. Le sue opere, caratterizzate da un forte impatto estetico-scenico, indagano la natura ed il mistero dell’esistenza e la sfera archetipica dell’umano: un approccio a tratti metafisico che mira ad approfondire studi sulla percezione , con l’intento di coinvolgere lo spettatore dal punto di vista psicologico ed emozionale per stimolarne reazioni e riflessioni personali. La ricerca artistica di Christian Zanotto si dirige, già dagli anni della formazione, oltre i medium classici, verso una fusione tecnica e concettuale tra materiale e immateriale, tra l’universo del virtuale e quello della tradizione, esplorando i modi in cui essi si interfacciano. Maestro delle arti digitali, plasma, per mezzo di vari software, sculture intangibili, eleganti figure che concretizza su lastre di cristallo o che traduce, animandole, in sequenze video e installazioni olografiche: opere audio-visive che mettono a confronto il fruitore con un ambito altro, attiguo, parallelo e compresente a quello comunemente percepito, messa in scena dei molteplici livelli del reale. La figurazione si anima di immagini uniche, nuove icone dell’era digitale appartenenti ad uno spaziotempo fluido proprio della poetica dell’artista, dove il futuro delle nuove tecnologie trova la sua espressione più intensa nel confronto con la storia dell’arte (www.christianzanotto.com).