Chi?
Puzzle Pasolini è un libro dedicato al poeta friulano. Ed è stato pubblicato in occasione dei cento anni dalla sua nascita. È composto da ventuno interviste, tre racconti e undici canzoni. Le interviste e i racconti sono dei contributi, inediti e interessanti, di personaggi straordinari della cultura contemporanea che, come tessere di un puzzle per l’appunto, provano a ricostruire insieme l’immagine di uno degli intellettuali più controversi del Novecento. Circa la canzoni, si possono ascoltare dal Qr code di Spotify posto nella bandella della quarta di copertina dello stesso libro o dai Qr code messi sotto i testi delle stesse canzoni. Canzoni che non sono altro che le poesie scritte da altrettanti poeti che poi ho musicato e cantato.
Cosa?
Secondo me, avere diversi punti di vista su Pasolini è molto più interessante rispetto a una lettura a senso unico della sua figura. Certo, anche in questo libro, si parla del Pasolini poeta, del Pasolini romanziere, del Pasolini regista, ma lo facciamo infarcendo il tutto con aneddoti, alcuni curiosi, e mettendo in risalto certi aspetti sconosciuti della vita dell’artista friulano tali da rendere lo stesso libro unico. In particolare, ne esce fuori un Pasolini generoso, solitario, a tratti controverso, ma, come sosteneva Whitman, uno che conteneva moltitudini.
Quando?
È stata una mia idea. Dopo che molti anni prima avevo musicato la sua poesia Supplica a mia madre, bella e struggente, ho sentito il desiderio di misurarmi con qualcosa di più complesso e temerario. E ho pensato a undici poesie inedite dedicate a lui da cantare e unirle a un libro che raccontasse Pasolini in maniera diversa, coinvolgendo altri artisti, poeti, scrittori, giornalisti, musicisti, ma anche gente comune. Per esempio, alla realizzazione delle musiche hanno collaborato John Jackson, che nei suoi trascorsi vanta una lunga collaborazione con Bob Dylan, e Roberto Cardinali, chitarrista nel film ‘Loro’ di Paolo Sorrentino. Circa le interviste, sono state rilasciate da una quarantina fra scrittori, attori, registi e ricercatori, alcuni dei quali hanno conosciuto Pasolini personalmente o hanno lavorato con lui, altri invece lo hanno solo studiato per i suoi romanzi, per i suoi film o per i suoi ‘scritti corsari’. Le loro parole lasciano sulle pagine del libro tracce per approfondire e fare luce su questa icona della letteratura italiana. Eccoli: Enrique Irazoqui, Ninetto Davoli, Federico Bruno, Alessandro Golinelli, Giuseppe Pollicelli, Franco Grattarola, Citto Maselli, David Grieco, Walter Siti, Maria Borgese, Igor Patruno, Alcide Pierantozzi, Fulvio Abbate, Lucia Visca, Susanna Schimperna, Pino Bertelli, Giancarlo De Cataldo, Tullio De Mauro, Emanuele Trevi e Renzo Paris. Da ricordare che due di loro, Walter Siti ed Emanuele Trevi, hanno vinto il Premio Strega: il primo nel 2013, il secondo nel 2021.
Dove?
L’idea mi venne alla fine di un mio concerto, mentre assieme ai miei collaboratori ed alcuni amici si beveva qualcosa. Tutti restarono entusiasti. Ricordo che il giorno dopo mi misi subito al lavoro per trovare e coinvolgere i poeti. Eccoli gli autori delle poesie/canzoni: Renzo Paris, Alberto Toni, Giovanna Marini, Fernando Acitelli, Giulio Laurenti, Titti Rigo de Righi, Antonio Veneziani e Tiziana Rinaldi Castro, Claudio Marrucci, Ignazio Gori e Clea Benedetti. Da precisare che il libro era uscito nel 2015, in occasione del quarantennale della morte di Pasolini, con un altro titolo. Ora, oltre a essere stato rivisto, è stato arricchito con tre racconti: “Un uomo generoso” di Franco Tovo, “La sua passione per il calcio” di Silvio Parrello e “La sua solitudine” di Renzo Paris. Franco Tovo è stato uno degli attori del film “Mamma Roma”, mentre Silvio Parrello è “Er pecetto” del romanzo “Ragazzi di vita”. I tre ricordano in particolare i loro incontri con il poeta.
Perché?
Ripeto, è un libro unico nel suo genere e non solo perchè, oltre a essere un libro di poesie e un libro “musicale”, ma perchè ricostruisce la figura del poeta friulano in maniera profondamente diversa da come finora viene rappresentata. Qui, c’è il Pasolini “normale”, uno come noi, con tutti i pregi e difetti, con le debolezze e i sogni di ogni persona. Insomma, ognuno ci si può anche riconoscere.
Scelti per voi
Una delle poesie/canzoni:
Pier Paolo al Pigneto (La platea del cinema Impero)
Testo e musica: Fernando Acitelli/Andrea Del Monte
Più scavato è lo sguardo in borgata
e il martirio è in un cinema a notte
e ovunque perlustrata è la platea
come fosse un ambiente termale
e nel cesso affrescato di spifferi
– ove s’impenna un eroismo falso –
solo pose volenterose e stanche
in una sveltezza da film muto
e il non avuto si fa nota triste,
puntello vero all’arco della notte,
e qualche verso con cancellature
mitigherà quegli ammaccati volti
che s’otterranno solamente in sogno:
desiderio senza più segreti,
una gioventù senza documenti
perché oltre il nome proprio
nulla serve basta sapersi nello stesso posto
l’indomani sera giù al Pigneto,
e sotto un lampione a luce povera
il verso distillato fiorirà
ma in cuore la ferita sta al poeta.
Un breve estratto dal racconto di Silvio Parrello ‘Er Pecetto’:
… Ho incontrato Pier Paolo qui a Monteverde nel ’54, al campetto di calcio di Donna Olimpia, mentre giocava a calcio. Io avevo dodici anni e qui era tutta campagna romana, non come adesso. Lui, essendo un pedagogo, si rapportava con tutti, anche con i bambini di cinque anni e fino ai novantenni.
C’è una foto fuori il mio studio, forse l’unica in cui si vede Pasolini al campo di Donna Olimpia mentre parla con me e Lupetto.
Pasolini era una persona gentilissima, quasi angelica, con una voce delicata. Spesso sembrava triste, ma quando giocava a pallone si trasformava, diventava un altro …
Un breve estratto dal racconto di Franco Tovo:
[…] Mi presero per fare il film Mamma Roma. Ricordo che le prime volte ci ritrovavamo con altri attori in una roulotte, dove ci spogliavamo e indossavamo altri vestiti per girare le scene. Capitava spesso che, tra una ripresa e l’altra, andavamo con Pier Paolo a Porta Portese a comprare dei vestiti, tra cui quello chiaro che indossai nel film. A un certo punto, per motivi di 111 budget, decisero di fare a meno della roulotte e iniziammo così a usare la macchina di Pasolini per lasciare i nostri vestiti e indossare quelli di scena. Era un’Alfa Romeo, che lasciava sempre aperta. Una sera, ritornati alla macchina per rivestirci, scoprimmo che i ladri avevano rubato tutti i nostri “panni” […].
*
Andrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. La sua musica è stata influenzata dal country e folk americano. Nel 2007, con il singolo Il giro del mondo (ispirato dal film Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin) vince il Premio della Critica al festival Il Cantagiro. Si è più volte esibito a Sanremo Off, Casa Sanremo e Radio Italia. Al suo primo omonimo EP, pubblicato dall’etichetta tedesca Sound System Records, collaborano John Jackson, storico chitarrista di Bob Dylan, e il musicista ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes. Infine, a Pier Paolo Pasolini, dopo aver musicato la sua poesia Supplica a mia madre, sempre con la collaborazione di John Jackson, dedica il disco-libro Caro poeta, caro amico. “Un disco, questo, che davvero riesce a mettere la poesia in musica”: così lo scrittore Giancarlo De Cataldo lo ha definito. É un’opera musicale e letteraria composta da un album di dodici brani dedicati al grande scrittore e da un libro di interviste, ricordi ed emozioni. Alcuni suoi autori, come Renzo Paris, Antonio Veneziani e Giovanna Marini, hanno conosciuto lo stesso Pasolini, mentre gli altri si sono ispirati alle sue opere per scrivere le poesie-canzoni. Un brano è dello stesso Andrea Del Monte. Tra gli intervistati: Ninetto Davoli, CittoMaselli, Walter Siti, Tullio De Mauro, Emanuele Trevi ed Enrique Irazoqui. Il tour di presentazione del disco-libro ha toccato diverse città italiane, tra cui Roma, Palermo, Milano, Bologna e Napoli. Ne hanno parlato, tra gli altri, Rai News, Il Manifesto, Rai 3 e il Tg5. È stato inoltre presentato a Londra, presso l’Italian Bookshop. Il lavoro del giovane cantautore pontino è stato molto apprezzato dal critico musicale Dario Salvatori e dal compianto Premio Nobel Dario Fo. Infine, nel 2019 pubblica il disco-libro Brigantesse, storie d’amore e di fucile. Le tredici canzoni del disco raccontano le brigantesse. Le loro vite romanzate, oltre alle liriche delle stesse canzoni sono contenute nel libro. Il disco si apre con alcuni versi recitati da Sabrina Ferilli.