#1Libroin5W.: Antonella Sturiale, “Fino all’ultima goccia di cuore”, Il Convivio Editore.

#1Libroin5W

 

Chi?
Le protagoniste sono le donne, le donne vittime del loro bisogno disperato d’amore e approvazione. Tutte quelle “crocerossine” nell’anima che travolgono, delle loro infinite attenzioni, l’uomo che amano. La protagonista sono pure io, povera illusa e derisa dai miei stessi neuroni. E protagonisti sono questi esseri “piccoli piccoli” che chiamarli uomini è un’offesa grave a Dio. Consapevoli e inconsapevoli.

Cosa?
Il romanzo parla del narcisismo patologico. I narcisisti, così come il personaggio da cui prendono il nome, Narciso, amano il riflesso di se stesso negli occhi di colei che lo adula all’infinito, che alimenta a dismisura il suo ego. Il narcisismo è patologico, vale a dire che ci troviamo di fronte ad un “malato” che ha fame di attenzioni e sete di energie d’amore a lui profuse dalla vittima sacrificale.

Quando?
La mia esigenza di scrivere su questo argomento è esplosa dirompente quando ho avuto consapevolezza del problema: ho scritto e sono guarita. Ho scritto ed ho profondamente compreso. Ho scritto ed ho finalmente perdonato, prima di tutto me stessa e poi l’altro. Ma non ho dimenticato. Ho scritto e adesso sono finalmente libera.

Dove?
In una giornata piovosa: la pioggia ha esercitato su di me, da sempre, un alone magico di poesia. Sorridendo a me stessa, con la mia solita auto ironia, ho cominciato a tracciare in testa una sorta di romanzo dandogli, in prima stesura, il titolo di “L’altra faccia della Luna” che ho mantenuto, in seguito, come sottotitolo. Amo la Luna: per me essa rappresenta la donna, il suo arcano, il suo coraggio, la freddezza dignitosa di chi è capace di resistere alla notte, quella notte dell’inconscio che farebbe traballare ogni anima al mondo.

Perché?
Perché bisogna capire i segni del pericolo perché il pericolo, se lo si sa scorgere dai piccoli dettagli, si può affrontare e vincere, si può rendere inoffensivo. Dunque, senza presunzione, ho voluto tracciare una sorta di “vademecum” esplicativo per capire, fin dai primi colpi bassi, che ci troviamo di fronte ad un narciso. Se così fosse, scappiamo lontano. Lontanissimo.

 

scelti per voi

 

“Pago lo scotto della mia ingenuità. Ci ho creduto. E chissà quante risate alle mie spalle: chissà!
E Chissà era il titolo di una mia poesia, ricordo, la ricordo. A memoria?
No, non ho mai imparato una mia poesia a memoria, tranne una.
Quella soltanto ricordo e quello che sentivo dentro allora.
Ridere della mia ingenuità.
Lo immagino, scellerati complici di un disegno demoniaco.
Giocare è una bella cosa, e pure ridere.
Ridere e giocare: ma che squallore farlo con i sentimenti.
No, amica mia, niente solidarietà tra donne: soltanto competizione. Ed una sempre di troppo, o forse due, tre o.. chissà.
Più bella tu, più bella io, più belle le altre: vigliacca tu ed ingenua io.
Ci ho creduto, inutilmente, ma ci ho creduto fino all’ultima goccia di cuore”

“Amico mio che giochi a palla con i cuori, amico che ignori il sentimento profondo e il battito [di vita eterno. Amico mio che non provi tenerezza per un’anima [ferita. Ecco, osserva laggiù il tuo destino piangere di rabbia e dolore. Per te si commuove e spera, spera in un tuo balzo di coscienza, in un barlume di verità. Prova a non bere più l’anima, a non cibarti più delle emozioni che non ti [appartengono. Amico mio, tenta di essere felice. Almeno tenta. Provaci, dai …amico mio”

“Dal primo libro dei Cornuti, capitolo 1 versetto 5 (e seguenti): “A quel tempo il narciso vagava nel deserto cercando sguardi di consenso per le vie sabbiose del suo ego, sguardi ammiranti la sua abbagliante bellezza. Tutte le spose al suo passaggio dicevano: Ode a te, sovrano nostro. Improvvisamente una terribile tempesta di sabbia si abbatté su di loro. Il cielo tuonò. Il narciso sgridò la tempesta e lei si placò. E tutto si fece bello, bello come il dio Narciso che salutò le ancelle con la mano santa e si allontanò per nuove conquiste”.

 

#1Libroin5W.: Antonella Sturiale, “Fino all’ultima goccia di cuore”, Il Convivio Editore.
Antonella Sturiale
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