#1Libroin5W
Chi?
Il protagonista di questo libro è la scrittura.
Cosa?
Come scrivere con coscienza, usando la struttura narrativa del labirinto unicursale come mappa e simbolo.
Quando?
L’idea nasce dopo la lettura di molti testi borghesiani e calviniani. La stesura è avvenuta nel 2020, ma l’idea era in sviluppo già da almeno cinque anni.
Dove?
Questo libro è nato in posti diversi: caffè letterari, post-it, schizzi e appunti presi su fogli sparsi. Dopo una prima battuta d’arresto durata circa sei mesi, il libro è stato scritto nei primi dieci giorni dell’agosto 2020.
Perché?
Perché scrivere è la capacità dell’essere umano di mettersi in correlazione ai suoi simili, di con-dividere una porzione di mondo da significare insieme. Perché scrivere è una cosa seria e può modificare il mondo in cui viviamo.
scelti per voi
«Scriviamo perché abbiamo bisogno di storie, e abbiamo bisogno di storie per aggrapparci all’idea di un caos ordinabile, definibile ed etichettabile. Ma, prima di ogni cosa, abbiamo bisogno di capire chi siamo mentre scriviamo la nostra storia, poiché «senza la parola, senza la scrittura e senza i libri non si dà storia, non esiste l’idea di umanità».
«Scriviamo perché la paura di perderci ci atterrisce. Scriviamo perché la paura di non essere ricordati/ricordate da chi amiamo e ci ama ci rende una macchina che assolve soltanto le sue funzioni primarie. Scriviamo perché abbiamo paura di morire. Nonostante tutto, abbiamo abbastanza consapevolezza che questo avverrà e cerchiamo di mantenere viva, fuori da noi e nel mondo, la memoria di ciò che abbiamo vissuto, nel tentativo di imprimerlo nero su bianco affinché possa servire da mappa per chi verrà dopo. Ci stiamo chiedendo ancora perché scriviamo? Per lasciare traccia della nostra storia, per allentare il più possibile la paura di essere dimenticati/dimenticate e per spingere il più lontano possibile, fingendo di poterne avere il controllo, la morte».
in copertina Erica Donzella, foto di Marco Ragaini