1Libroin5WPOESIA.: “Autocritica” di Lorenzo Caschetta, Aiep.

(in copertina nella foto di Patrizia Camedda)

 

 

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Chi?
Protagonisti siamo amici, parenti, colleghi, affetti, io stesso.

Cosa?
In questo libro scrivo soprattutto del Covid, della guerra in Ucraina, delle minacce cui andiamo incontro.

Quando?
L’idea del libro si è sviluppata nei lunghi giorni del Covid, quando non sapevamo di quale portata fosse questa emergenza mondiale. È continuato coinvolgendo il mondo dei miei affetti e poi con la guerra in Ucraina.

Dove?
Il testo è nato in casa mia, ma anche a lavoro, per strada, nel pub “Central Park” l’ho portato con me dovunque, e in ogni posto è cresciuto, verso dopo verso.

Perchè?
“Autocritica” è una vecchia parola di sinistra, ho attraversato un lungo periodo di autocritica, il Covid l’ha imposta a ciascuno di noi – credo.
Forse anche qualcun altro potrebbe ritrovarsi in qualche pagina.
Fare e leggere poesie non è diverso da respirare, da vivere.

foto di Massimo Santunione

Scelti per voi

Un chiodo

Non vi ringrazio, signori dell’Impero
per avermi portato fin qui,
con la mia stupida complicità
di servo addestrato a pensare poco
e quel poco conteso a surrogati
e distrazioni ammiccanti.

Ora, da questo vuoto infettivo
ciascuno torni indietro da solo, se può
con il barlume che gli resti
nell’immensa ritirata.

Precipitato nel risveglio
non voglio sparire senza avere prima
graffiato il muro con un chiodo.

*

                                        Central Park

 

Perdenti

Dialogo serrato fra due perdenti
niente vetrofanie sulle vetrine
nessun titolo da vantare al mondo
solo rilievi su note dolenti.

Rimane il tuo mite, ostinato
chiamarti nel numero dei credenti
mentre io non vedo altro
che stelle impigliate fra i rami.

A Carlo B.

Apocalisse praticabile

Il sole scivola dal terrapieno
nella risacca d’auto
galleggia un giornale di tre giorni fa.
In riva ai segnali di pericolo
corteggiamo un passo senza ritorno.

24 febbraio 2023

*

“Precipitato nel risveglio/non voglio sparire senza avere prima/ graffato il muro con un chiodo”. Eccoci di fronte a vicende e situazioni colte in un’aria spesso “avvelenata“, in un’aria quasi sempre “febbricitante”, come lui stesso ci dice, con le sue parole e con i suoi versi, sempre, peraltro, formalmente composti e bene impostati. Autocritica è un libro compatto, non una semplice raccolta, in cui Caschetta ci appare fedelissimo a se stesso, anche nel suo legame stretto con le origini lucane, di cui a volte ci parla tra memoria e senso di appartenenza, tra barlumi di passato e necessità di un continuo ritorno alle radici. (dalla introduzione di Maurizio Cucchi).

Lorenzo Caschetta (in copertina nella foto di Patrizia Camedda) Nato a Modena nel 1975, da genitori lucani. Ho vinto i premi: Bergamo giovani 1993, Dario Bellezza inediti 2001, Umberto Saba giovani 2005 con il primo libro “Carta annonaria”, Lietocolle. Seguono: “Convalescenze”, Stampa 2009, 2013, “Antelucana”, Stampa 2009, 2017, “Un fuoco paziente”, Algra Editore, 2021.

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