Emozioni e grande plauso al IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, diretto dal prof. Paolo Giansiracusa.

Il un clima di grande partecipazione, presente un pubblico colto e compente, si è conclusa, lo scorso sabato, al Palazzo Municipale di Zafferana Etnea, la IX edizione del Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, diretto artisticamente dal prof. Paolo Giansiracusa.

“Ringrazio l’anima organizzativa di questo Premio, Graziella Torrisi, l’eccellente Direttore artistico Paolo Giansiracusa, il Comitato organizzatore e il Presidente della giuria, Corrado Iozia, con tutti i giurati, per il magnifico lavoro svolto di anno in anno – dichiara il Sindaco, Salvo Russo -. Crediamo nella cultura come spazio di investimento per arricchire la nostra comunità. Nel tempo, stiamo lavorando per acquisire opere preziose di grandi Maestri che confluiranno nel nostro prezioso Museo d’arte cittadino”.

La giuria, presieduta dal Maestro Corrado Iozia e formata da Carmine Susinni, Roberta Ferlito, Giuseppe Cristaudo, Mario Pafumi e Rocco Froiio, presente il Comitato Organizzatore, presieduto dalla dott.ssa Graziella Torrisi, con Alfio Tropea, Anna Fichera, Emanuela Montanucci, Silvia Pagano, Graziella Bonaccorsi, Stefano Puglisi, Marinella Fiume e Nellina Ardizzone, ha assegnato, presenti, con il Sindaco Russo, Arianna Santanocita (Presidente del Consiglio Comunale) e Cettina Coco (Assessore alla Pubblica Istruzione), i riconoscimenti, tra i quali quello al Presidente ANCE Catania, Rosario Fresta,  solido e pregiato sostenitore del Premio. Ricca di spunti la lectio magistralis di Giansiracusa che ha illustrato con appassionante perizia la vicende umane e artistiche dello Sciuti, soffermandosi quindi sulle peculiarità artistiche e umane dei premiati.

 

da sx: Vassallo, Privitera e Nasello – IX Premio Sciuti

A Giuseppe Vassallo la “Menzione d’Onore”.

«Superati i conflitti e le inquietudini esistenziali dell’età post moderna, Giuseppe Vassallo ha saputo orientare la sua ricerca pittorica verso la sintesi espressiva e la purezza formale. Lontano dai cromatismi squillanti, ha fatto una scelta decisa, caratterizzando la sua tecnica con i tonalismi vaporosi e le campiture neutre. Ne deriva una pittura soave, dove le figure con morbidezza e sensualità si immergono nei luoghi dell’acqua e del cielo tracciando la propria vibrazione e impregnandosi di luce cristallina», recita parte della motivazione scritta dal prof. Paolo Giansiracusa,

Giuseppe Vassallo (Palermo, 1990), dopo una laurea in Progettazione Allestimenti presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, termina gli studi nel 2018 specializzandosi in Grafica d’Arte presso la stessa istituzione. Collabora con diverse gallerie e partecipa a varie mostre in Italia e all’estero. È stato selezionato dalla giura presieduta da Philippe Daverio per la mostra finale del “Premio Mestre di Pittura 2020”. Nel 2018 ottiene una residenza d’artista, con mostra personale finale, all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. «Vorrei avvicinare il fruitore a un certo grado di consapevolezza nel vivere umanamente il proprio paesaggio e la propria natura di essere umano. Perché ciò avvenga attraverso la pellicola pittorica è, e sarà, necessario raggiungere notevoli livelli di immersività percettiva. Molti maestri del passato hanno raggiunto questi risultati, avvicinarsi minimamente a questi potrebbe considerarsi già un successo. Questo appena trascorso è stato un anno particolarmente faticoso e impegnativo dal punto di vista della produzione artistica, con vari impegni espositivi in diverse regioni italiane con le relative aspettative. Vivo questo riconoscimento come una ricompensa a una discreta costanza e a una fedele sincerità verso questo mestiere di pittore», dichiara ringraziando per il Premio ricevuto Giuseppe Vassalo.

A Marco Privitera il “Premio Giovane Artista Emergente”.

«Cresciuto nell’ambiente artistico catanese, ha maturato il suo stile pittorico guardando sia i maestri del passato che i grandi pittori siciliani del Novecento dai quali ha assorbito la solarità e un forte carattere espressivo. Nelle sue opere recenti le campiture luminose e piani prospettici si intersecano con serena linearità, creando luoghi a tratti surreali. La sua pennellata è sempre carica di colore ed è disposta con fare costruttivo, generando interessanti effetti materici», recita parte della motivazione scritta dal prof. Paolo Giansiracusa. 

Marco Privitera catanese classe ‘89. Nel 2014 si trasferisce a Londra e frequenta le sessioni di pittura dal vero al “The London Sketch Club” nel quartiere di Chelsea. Nel 2016, a Milano, al “B&amp G Psychotherapy Studio” insieme a molti altri artisti, prende parte agli spazi allestiti in occasione del progetto “Studio Freud”, curato da Fabio Carnaghi con la partecipazione di MARS Milano. Nel 2018 prende parte insieme a circa 50 artisti, tra fotografi e pittori, a un evento presso la Fondazione Gesualdo Bufalino Onlus di Comiso, in occasione del centenario della nascita di Giovannino Schembari, detto “Vannino”, a cura di Salvatore Schembari. Nel 2019 a Caltagirone, allo spazio “Scalamatrice33”, alla mostra “ITER Per altre vie”, a cura di Giuseppe Cona, testi di Rocco Giudice. Nel 2020 partecipa alla realizzazione di uno dei tre manifesti per il “Donna Fugata Film Festival (XII edizione)”. Nel febbraio 2023 conclude con il massimo dei voti il percorso quinquennale di studi in Accademia. È del 2023 la prima personale nel prezioso spazio di “Scalamatrice 33”, a Caltagirone, dal titolo “Al punto di partenza”, a cura di Giuseppe Cona, con testi di Giuseppe Puglisi. Lavora attualmente tra Milano e Catania. «La mia poetica pittorica si basa principalmente sull’uso del colore, come linguaggio per comunicare emozioni. Attraverso i colori cerco di tradurre sensazioni e stati d’animo, usandoli proprio come se fossero delle parole all’interno del dipinto. In questo modo i colori non sono semplicemente decorativi, ma contribuiscono a costruire una narrazione visiva che parla direttamente all’osservatore, invitandolo a creare una connessione con l’opera. È un privilegio essere inclusi tra i giovani talenti selezionati in questo evento di grande rilevanza. Sono profondamente onorato e grato di ricevere questo prestigioso premio, che celebra la memoria di uno dei più grandi pittori dell’Ottocento e che rappresenta un riconoscimento significativo per il mio impegno artistico. Ringrazio vivamente coloro che hanno reso possibile tutto questo», dichiara Marco Privitera.

 A Filippo Nasello, il “Premio alla Carriera”.

«Con la caparbietà di chi debba raggiungere obbiettivi importanti, Filippo Nasello, ha sempre dipinto con costanza, coraggio e sentimento. Egli ha guardato con rispetto la tradizione, conoscendo e frequentando alcuni degli ultimi maestri della tradizione accademica. Raggiunte le capacità tecniche necessarie ad elaborare un proprio stile, ha iniziato a dipingere con l’entusiasmo di chi sperimenta l’ebrezza del volo, il piacere della corsa. È così che la sua pittura è diventata un flusso incontenibile di colore, un’onda impetuosa di luce e materia», recita parte della motivazione scritta dal prof. Paolo Giansiracusa.

Filippo Nasello, nato a Sperlinga (EN), nel 1940, residente a Giarre (CT), si dedica alla passione della pittura fin da giovanissimo, apprendendo le basi del maestro Cirinnà di Catania. Nonostante il suo lavoro sia influenzato dalla Pittura del Novecento, Filippo prova a dipingere le sue emozioni del presente proiettandosi verso il futuro. La sua musa ispiratrice insostituibile è Madre Natura e tutti i movimenti e i colori presenti in essa, visibili all’occhio umano e non, come i Frattali (Benoit Mandelbrot). Ovviamente, come buon osservatore della Natura, Filippo non può non dedicare buona parte del suo lavoro ai colori del Vulcano Etna, ai piedi del quale lo stesso risiede, e del Mar Mediterraneo evidenziando le tragedie che ivi si consumano quotidianamente. «Mi sento emozionato e grato, esprimo il mio profondo ringraziamento alla Giuria, agli organizzatori tutti, per questo premio alla carriera. Amo molto l’arte e desidero condividere questa bellissima soddisfazione, questo importante riconoscimento con i miei cari e con tutti gli amici con i quali condivido questa profonda passione», dichiara visibilmente commosso Filippo Nasello.

Premio “Amico dell’Arte” a Grazia Calanna – IX Premio Sciuti

 A Grazia Calanna il “Premio Amico dell’Arte”.

«Un premio cultura destinato, sin dall’ideazione, a promotori illuminati e lungimiranti, uomini dediti all’affermazione della poesia, del colore, della forma», recita la motivazione nel magnifico libretto dello “Sciuti”, parole riprese dal prof. Paolo Giansiracusa che ha aggiunto: «Grazia potrebbe scrivere la storia del Premio, noi siamo gli attori ma lei “diciamo” essere il direttore della cronaca del Premio Sciuti».

Grazia Calanna, giornalista, dal 2001 scrive per le pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” per il quale cura la rubrica di poesia “Ridenti e Fuggitivi”. Con il periodico culturale che ha fondato e che dirige dal 2007, l’EstroVerso (www.lestroverso.it), cura #RadicePoesia (incontri letterari itineranti). È responsabile dell’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia di Catania), di “Mindart”, di “4Press – Ufficio stampa e media relations”, progetto dedicato anche all’attività di media relations con Elisa Toscano. Formatore in Scrittura Professionale, Editing e Comunicazione didattica, ha insegnato all’Università degli Studi di Catania. Collabora con diversi Festival culturali, regionali e nazionali. Alcune tra le pubblicazioni: “Poeti in Classe – 25 poesie per l’infanzia e non solo” con AA.VV. (poesia, 2017, Italic Pequod); “Il Gatto Figaro” (letteratura per l’infanzia, 2020, Algra), “Cinque sensi per un albero” (poesia, narrativa e arte, l’EstroVerso, 2020), “Fissando in volto il gelo” con AA.VV. (Terra d’Ulivi, 2023); “Chiamata contro le armi.3”, con AA.VV. (puntoacapo, 2023). «Ho sempre creduto che nessun “premio” possa eguagliare, in termini di “valore” reale, la gioia verticale procurata da coloro che gioiscono (per noi e con noi) nei momenti in cui la vita ci riserva una bella sorpresa. Questa premessa per ringraziare in primis quanti (la famiglia, gli amici e i colleghi) hanno gioito con me. Ringrazio per questo prezioso riconoscimento nella mia città il Direttore artistico del Premio, prof. Paolo Giansiracusa, gli organizzatori, i sostenitori, quindi ANCE Catania e il presidente, Rosario Fresta, e, in particolare, esprimo la mia gratitudine a Corrado Iozia (Presidente di giuria), per aver indicato il mio nome e per la generosità del suo “dono” inazzurrato intitolato alla bellezza del creato (“Cavalli e cavalloni”, sbalzo su rame policromo, cm 34×38), a Graziella Torrisi (Presidente del comitato organizzatore), per aver sostenuto questa “idea” con l’entusiasmo e la sensibilità che sempre distinguono il suo fare», dichiara Grazia Calanna.

Altre note distintive della serata, per i vincitori, le pregiate sculture realizzate tradizionalmente dal Maestro Carmine Susinni; deliziosi momenti musicali con Gabriella Grassi (mezzosoprano) e Loredana Anghelone (pianista). 

Nel corso della cerimonia Graziella Torrisi ha testimoniato del proprio incontro con l’Architetto Isabella Sacco, discendente dello Sciuti.

«Da diversi anni – dichiara la Torrisi -, sono in contatto con una discendente di Giuseppe Sciuti che abita a Roma, parlo dell’Arch. Isabella Sacco. Nonostante l’abbia invitata per varie edizioni del Premio, non ha potuto esserci. E allora il mese scorso sono stata io, a Roma, da lei. Mi ha aperto le porte della propria casa. Per me è stata una grande emozione. Abbiamo parlato della sua famiglia d’origine. Giuseppe Sciuti è stato il suo trisavolo, il bisnonno è stato Eugenio, la nonna Bianca, il papà Marcello. Le ho portato i libretti delle diverse edizioni del nostro Premio e lei mi ha donato due cataloghi. Incontrandola, ho potuto conoscere degli aneddoti riguardanti i discendenti di Sciuti, nonché alcune opere, ed in particolare gli affreschi di Villa Durante, nati da una bella amicizia tra due siciliani, lo Sciuti e il medico chirurgo avanguardista Francesco Durante, nato a Letojanni, in provincia di Messina.  Ringrazio Isabella Sacco per la disponibilità e per avermi arricchita di un altro periodo storico del suo trisavolo. Ringrazio il Sindaco insieme all’Amministrazione comunale di Zafferana Etnea, il prof. Paolo Giansiracusa, il M° Corrado Iozia e tutti coloro che mi sono stati vicini nell’organizzazione di questa IX edizione del Premo Sciuti».

Ecco qui il video-intervista con l’Architetto Isabella Sacco, discendente dello Sciuti.

https://youtu.be/9ODGJ6OgFOQ?si=jpWvOfGEBXviRW2_

Graziella Torrisi con l’Architetto Isabella Sacco, discendente dello Sciuti.

Ogni anno, la raffinata fotografa Roberta Ferlito (giurata del Premio Sciuti), propone eleganti “fraseggi” tra musica e immagini.

Ecco qui il video artistico ispirato dalle opere di Giuseppe Vassallo

https://youtu.be/KNEC2tZo6xE?si=77AsIOXC3CSlfAYg 

Di Giuseppe Vassallo, tratto dal video a cura di Roberta Ferlito.

 

Foto Gallery  

IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.
IX Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, foto Giuseppe Lo Re.

 

foto di Giuseppe Lo Re

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