ho tessuto mura come si tessono
i porti
come le navi che albergano
marinai per caso
per caso ritrovatami su un prato
a nascondermi, donna
pozzo
affidato ad un soldato senza pace
il cuore
alla profondità di un tetto
ogni gioco inventato per non sentirmi sola
ogni passo non tremato
ogni debolezza
basterebbe entrarci
un paio di scatole ti parlerebbero di me
più di questi due bicchieri di vino
bianco, bianca, bianca
come carta su cui nessuno
sa scrivere
—
c’era questo lago
o forse non ricordo ed era mare
o forse era entrambi
come noi
e c’era questa bambina
dalla stessa forza
di un ramo
che come un ramo
affonda
un porto intero
le navi collezionate come bambole
ad una ad una
abbattute le vele
come i brutti sogni
in vetrine i trofei
solo alcuni di quelli vinti
e tutti quelli non vinti
così quando le chiedi
cos’è che cerchi?
lei ti risponde un altro abisso
un bambino e un altro lago
un altro castello
un’altra bocca
per le apnee