Ho incontrato un migrante
Ho incontrato un migrante
una faccia nuova
e si è increspato il mare:
quella clavicola scura
da dove filano i venti.
Un occhio, una mano, un piede,
cosa mi ha detto di nuovo?
Un incontro è una barca
che oscilla nelle vene
da un continente all’altro
per dimensioni future.
Ne abbiamo bevuto
così una sera
da quella coppa piena
di giorni uguali ai giorni.
—
Fratelli
Assistiamo alla tortura
di queste anime tra i capelli,
una sagoma di lacrime
che imbianca il sole
pallido sopra i capi tondi.
Come posso innalzare
per voi una lapide oltre il cielo?
La rovina appesta i sogni
da un lato all’altro di un confine,
ha voce tra il miocardio
e lo stomaco vuoto.