rubrica, Dove finisce l’erba / e comincia il mare.
*
*
la vita non ha foglie?
e sì che tocchiamo terra
e non puoi posare i piedi sui denti della sega
tenendo in mano l’incensiere e la scacchiera
perché non hai undici volti né mille braccia
e non ti trasformi trentatré volte
e ti cala la cataratta davanti alla malattia
che mi piega e schiaccia
mi scaccia e getta nella congrega delle anime racchie
questa è un’estate che s’aggiusta (dicevo)
e il basso desiderio delle altezze ti faceva dire
vado
ma il nostro proposito?
appuntamento al prossimo lunedì
e però per rifare il quadro e la cornice
è giocoforza sacrificare
fronzoli pellecchie e pellacchie
senza impanare le parole
poi che di spine e spasimi si riempì la casa grande
non trama e trema
e non riesce a guardarsi le spalle né il petto
il convitato ferito alla testa
che si ritira dalla festa e non si rattrista
la vita mette nuove foglie
ma tu continui a fabbricare e fabbricare memorie
per farne cuscini di pietra
*
(Jolanda Insana, La stortura, Garzanti, 2002)