Paul Maitland, In St. James’s Park

rubrica, il Giaurro, o l’infedele

Odveig Klyve è una poetessa e regista norvegese che il Giaurro ha scoperto a Venezia, al Festival di Poesia internazionale “La Palabra en el mundo”. La lingua norvegese è una danza di suoni che rapiscono per luminosità e purezza. Le poesie “Cerco di vederti” e “Piano piano gli anni si districano” sono traduzioni dalla lingua inglese e provengono dalla raccolta “Between moon and earth”. Si può raccontare l’inesorabile tramonto della memoria di una persona cara? La poesia di Odveig Klyve fa brillare i ricordi, li offre al lettore vivi e pieni di luce.

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Cerco di vederti
di Odveig Klyve

Cerco di vederti
Ma diventi sempre più piccola
E io devo sollevarti e
Tenerti forte
Con dita gentili

In verità io non so
Chi sei
Devo chiudere gli occhi
Per ricordare il tuo
Sguardo vivo

Mi hai visto madre
Di sicuro
Hai visto che ero io
Io e nessuno come me
Di sicuro lo ha visto

Non ero io la più bella bambina del mondo?
Non eri tu la madre più bella?

Piano piano gli anni si districano

Piano piano gli anni si districano
E si spargono sulle colline come
Pecore a primavera

Ti chini
A baciarmi piano
Sulla fronte

E ridiamo insieme
Del tempo che gioca
Nella luce vivida dell’estate imminente.

(da Between moon and earth, Odveig Klyve)

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