TR8: vince il pluriacclamato K(-A-)O di Kenji Shinohe (Giappone).

«L’ottava edizione di Teatri Riflessi ha raggiunto gli obiettivi che c’eravamo dati alla riapertura del progetto nel 2021. Il festival ha accresciuto le ricadute sul territorio e ha raggiunto i risultati previsti anche perché con esso sono cresciuti i giovanissimi membri dello staff che abbiamo formato in questi anni; con la loro crescita professionale e personale, Teatri Riflessi si è nutrito di nuovi stimoli, nuovi spunti di riflessione e nuove occasioni per intercettare pubblici sempre più diversificati». Ha dichiarato Dario D’Agata, fondatore dell’evento. «La partecipazione di giovani da noi formati e, per la prima volta, del contributo regionale, hanno permesso di dedicarci con maggiore cura alle varie aree del festival e al concorso, potendo offrire a tutta la comunità presente (famiglie, artisti, operatori culturali, giornalisti, critici, studenti) numerosi stimoli e momenti di aggregazione per riflettere sull’arte, le politiche culturali, i territori e le comunità. Perché l’arte non è divisiva, non può essere elitaria, ma è un’espressione antropica inclusiva e aggregante» – chiosa Valerio Verzin, direttore artistico del progetto insieme a Dario D’Agata.
L’ottava edizione di Teatri Riflessi 8 è vinta da K(-A-)O di Kenji Shinohe (Giappone), al quale sono stati assegnati il Premio Giovanni Di Bella Miglior Corto – TR8 , due premi di categoria (Premio Giovanni Di Bella per la Miglior Drammaturgia e Premio Valentina Nicosia per la Miglior Interpretazione); la Menzione del pubblico; il Premio Alterità (assegnato dalle 13 compagnie) e, infine, due Premi speciali da parte di ConFormazioni, festival diretto da Giuseppe Muscarello, e Teatro Tina di Lorenzo, diretto da Salvatore Tringali, il quale ne ha voluto assegnare un secondo anche a The Vitruvian Human di Hungry Sharks Company (Austria). I due premi Giovanni Di Bella per la Miglior Drammaturgia Danza e Straniera sono stati modificati in due borse di studio destinate a The Vitruvian Human di Hungry Sharks Company (Austria) e Alldough di Machete (Portogallo – Austria), vincitore quest’ultimo anche del Premio Giovanni Di Bella per la Miglior Regia. La Commissione Drammaturgia ha voluto fare anche una segnalazione per il testo de La vera storia di Turi ‘u Bastaddu e Agatina puntini puntini di Turi Zinna – Retablo.
Altro corto vincitore è Zoe di Sara Baldassarre (Milano), al quale sono stati assegnati la Menzione della Stampa, la Menzione della Giuria Giovani e il premio speciale Etna in Scena, per la rassegna estiva del 2024. Infine, a Makallè di BDP-Bottega del pane (Messina – Roma) sono stati assegnati il premio speciale Grifeo e Cortile Teatro Festival, diretto da Roberto Bonaventura.

Corrente di Beatriz Mira & Tiago Barreiros

Dunque, una giornata ricca e intensa che ha portato a termine questa ottava edizione: dal pomeriggio fino alla sera, il parco comunale di Zafferana Etnea è stato animato ancora una volta da molte attività:

● alle ore 16:30 si è svolto l’ultimo forum con il confronto tra i membri della Giuria Giovani e gli artisti e la restituzione del tavolo tecnico e del confronto avvenuto tra i giurati in mattinata, durante la scelta e l’assegnazione dei premi di categoria.
● alle 18:30 Humus Saliens ha preso vita nelle varie aree del parco: i protagonisti delle performance sono gli allievi dell’Avviamento Professionale Danzatori e della Scuola di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios che hanno lavorato con Erin B. Mee per creare 5 pezzi, ognuno ispirato a una delle figure femminili dell’edizione: Carmen (performer: Chiara Fichera, dramaturg: Lisa Luna Platania); Desdemona (performer: Giuliana Trovato, dramaturg: Gaia Loria, Alessandra Pandolfini, Paola Di Blasi) Lucia (performer: Alessia Strano, dramaturg: Gaia Loria, Alessandra Pandolfini, Paola Di Blasi), Medea (performer: Alessandro Pennisi, dramaturg: Ingrid Sciuto), Norma (performer: Chiara Garozzo, dramaturg: Giovanna Valenti). A queste opere si aggiunge ‘Butterfly – Cocoon’ di e con Beatrice Gigliuto, Winter Violet e Bellerofonte.
● alle ore 19:00 la presentazione del libro di Massimiliano Virgilio, Il tempo delle stelle, seguito dal dibattito Genitorial(ter)ità, insieme a Egle Doria (Famiglie Arcobaleno) e a Luigi Tabita, in collaborazione con Giacinto Festival.

Prima dell’inizio del concorso, sul palco sono intervenuti l’onorevole Ersilia Saverino, che ha ricordato l’importanza del Manifesto dei diritti e doveri culturali; Antonio Presti, al quale è stato consegnato il Premio Riflessi d’Arte per La porta delle Farfalle; Claudia Migliori, direttrice di Viagrande Studio e Referente delle giurie per Teatri Riflessi 8, che ha raccontato il lavoro svolto in questi mesi per il progetto Humus Saliens e Rosanna La Malfa, web manager, la quale ha assegnato il premio #TRMood a Vice’ di Gruppo ELE (Catania).

Una giornata che conclude un percorso di incontro e confronto grazie alle arti performative e a tutte le attività progettate da IterCulture e focalizzate sul tema di questa edizione, l’Alterità.
«Il teatro permette l’immedesimazione, porta in sé, per sua natura, la capacità di aprire orizzonti e offrire nuove prospettive – secondo D’Agata, che prosegue affermando che – guardare con gli occhi degli altri, in un mondo sempre più globalizzato, è l’unica strada percorribile per tentare di superare, senza annullare, le differenze, lenire le sofferenze sociali con la pratica dell’empatia, esercitando e perseguendo una sincera inclusione. Il rovesciamento delle prospettive, indossando il punto di vista degli altri, ci può far scoprire che le esigenze della vita sono comuni e sempre le stesse, in ogni tempo e per ogni essere vivente».

Verzin si mostra particolarmente entusiasta per come si sono svolte le giornate del festival «Un evento come Teatri Riflessi è concretizzazione artistico-culturale, ma è anche, soprattutto, evento sociale di valorizzazione del territorio e della sua comunità perché disegnato per portare a Zafferana un assaggio della scena contemporanea internazionale, così da incuriosire e avvicinare un nuovo pubblico al teatro e ai linguaggi contemporanei. La finalità principale è la creazione di nuovi spettatori che acquistino, poi, biglietti e abbonamenti per altre stagioni teatrali, o che semplicemente, messi di fronte ai linguaggi contemporanei, abbiano una più consapevole possibilità di scelta nei confronti dell’industria culturale. Quest’anno, il finanziamento regionale al festival ha confermato che l’intento non solo è stato compreso, ma anche supportato; ciò ha permesso di accrescere le ricadute sul territorio a partire dall’ospitalità di oltre 100 tra giurati nazionali, artisti e volontari internazionali che, con il pretesto di soggiornare e vivere Zafferana Etnea, hanno contribuito a fare della cittadina etnea quello che si spera diventi un appuntamento annuale di settore, oltre che a una così piacevole cornice turistica.»

IterCulture ringrazia tutti i partner e i sostenitori Ni.Vi Ceramiche, This Is Not a Theatre Company, Viagrande Studios, Data Punch, Coorpi, Teatro L’Istrione, Giacinto Festival, L’EstroVerso, Lunaria, European Solidarity Corps, Disco Express, Katadeo, Vicolo Stretto – Legatoria Prampolini, Cunzatu & Mangiato); i partner della lotteria “Sostieni TR8”e della pesca fortunata; le strutture ricettive convenzionate (B&B Etna Sunrise, Aria dell’Etna, il Rosso e il Nero, Dolce Vita); i tirocinanti dell’Univeristà di Catania e tutti i volontari del festival.
Tutte le notizie su questa edizione di Teatri Riflessi, dai corti in gara, ai libri presentati, dai vincitori della lotteria alle performance di Humus Saliens, sono reperibili sul sito www.iterculture.eu
Foto: Alice D’Antone, in copertina K(-A-)O di Kenji Shinohe, corto vincitore dell’ottava edizione.

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