Autore: Claudia Fortini

Sono nata a Bondeno, in provincia di Ferrara il 1 giugno del 1968. Una terra di pianura e di fiumi, di argini e di ponti, di volti e voci di cui ho visceralmente bisogno. Perché mi scrivono. Il mio bisnonno aveva fondato la prima cooperativa di facchini alla stazione dei treni. Mi ha insegnato che senza conoscere la storia di quell’angolo di terra che stava sotto i miei piedi, non avrei mai saputo capire il presente e men che mai organizzare un mondo migliore per il futuro degli altri. Da piccola mi avvolgeva nell’abbraccio del cappotto per proteggermi dal freddo, insieme al suo giornale: ‘Il resto del Carlino’ che leggeva interamente. A volte era l’edizione del giorno prima, perché non aveva tanti soldi per comprarlo. Raccontava. Partigiani e soldati, macchiette di paese e battute di caccia nelle valli, le donne della resistenza e gli scariolanti, stralci di dialoghi con i potenti della città perché mi diceva “Se anche non sarai come loro, finiscono sempre per cercarti, perché hanno bisogno della tua testa”. Un bisnonno che mi ha dato impronte e parole. Mi sono laureata in Lettere moderne all’Università di Bologna con una tesi in storia medievale sui primi statuti comunali di Bondeno. Nel 1993 ho iniziato a scrivere per ‘Il resto del Carlino’. Sono un corrispondente. Scrivo e pubblico tutti i giorni. Ma se scrivere pagine quotidiane impegna tempo, coinvolge e a volte travolge, da queste parti non si campa. Ho lavorato alcuni anni a Roma all’ufficio del portavoce del Ministero delle politiche agricole e forestali occupandomi della comunicazione dei ministri, all’ufficio stampa dello storico Teatro Borgatti di Cento, ho tenuto corsi di scrittura creativa e ancora oggi, sono un educatore del sostegno scolastico. Ma c’è un volto della scrittura che non è affatto il giornale, bensì un tempo mio, prezioso e vivo, tra le pietre e i campi di una casa di campagna, i sorrisi di una bimba che cresce e un mondo aperto, da percorrere insieme agli altri.