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il Giaurro, o l’infedele
Mi piace l’idea che un’erede di Sylvia Plath viva a New York e scriva poesie che in Italia non legge ancora nessuno. Si chiama Cate Marvin e Il Giaurro si è innamorato di lei. Vi propongo Flowers, Always. Anche questa volta il Giaurro non è stato fedele: si è innamorato delle parole, le ha divorate, voleva trasformarle in un livido sulla pelle, in una ferita calda. Fiori, Sempre è una poesia d’amore che sanguina. Leggetela ora, prima che la traduzione si raffreddi e si formi una crosta azzurra sulle parole. Prima che l’amore guarisca ed esiga una nuova traduzione. Flowers, Always di Cate Marvin è tratta dalla raccolta Fragment of the Head of a Queen (2007)
Fiori, Sempre
Inspiegabile, c’è una scritta davanti al negozio
dice FIORI
e sotto: SEMPRE.
Ma non c’erano fiori. E io non ho mai
visto un Sempre. Lo vorrei,
e l’ho cercato.
Ho tenuto gli occhi aperti
per quel Sempre, mi piaceva
l’idea come una borsa costosa, che desideri
quando la vedi,
al braccio di ricche signore così
eleganti. Mi sono sdraiata su cuscini
di velluto dove ho sentito dire che Sempre ha dormito,
e una volta ho cercato di baciarlo, Sempre,
ma non era il Sempre
che stavo cercando.
Mi piace il tuo Sempre, sembra
un esigente animale domestico. Ha l’aria di dare
baci soffici e buoni.
Sembra il livido che ho visto
fiorire sul mio ginocchio.
Sono caduta nella tua voce.
Non temere, mi sono rialzata subito, ho camminato
ancora per dieci isolati,
ed ero quasi a casa.
Mi tocco le ginocchia blu
e sulle croste striscio
fino a te, voglio i fiori,
e sempre, sempre, sempre
scivolare sul freddo vinile di un sedile,
le tue mani pallide
sulle mie gambe nude,
quello è il Sempre che voglio, e chi lo sapeva
che c’erano tante specie
di Sempre? Le tue mai nude
dietro le mie pallide
cosce, disegnano lividi
e se tu dicessi Fiori, se dicessi Sempre forse noi
potremmo fare un Per Sempre
qualcosa come lenzuola
e colazione e un giorno
normale, e i miei occhi
che scivolano dall’altra parte
del tavolo verso di te,
a scaldare i loro due bianchi marmi nel
palmo della tua mano,
la mia faccia fiorirebbe ogni giorno
per te, e un giorno morendo
le rose sfiorirebbero
un petalo alla volta dalle nostre gole.