“Fin dall’origine il destino degli uomini fu associato a quello degli alberi con legami talmente stretti e forti che è lecito chiedersi che cosa ne sarà di un’umanità che li ha brutalmente spezzati. (…).”
Con questa riflessione di Jaques Brosse (1922 – 2008), psicoanalista, scrittore e giornalista, tra i più grandi conoscitori di mitologia legata agli alberi, tratta dal libro “Mitologia degli alberi. Dal giardino dell’Eden al legno della Croce” (Rizzoli 2010), vi invito, tanto più in questo delicatissimo momento che ci costringe alla reclusione per (dicono / e non entro nel merito) la salvaguardia della nostra salute, a riflettere più estesamente su quello che (a proposito di salute) ci aspetta e scrivere un inedito (in versi o in prosa) intitolato agli ALBERI e, peculiarmente, alla LORO e, indissolubilmente, alla NOSTRA vita per dare voce ad un “NO” corale.
NO al grande business del “5G” che, come certo saprete, o vi basterà documentarvi un minimo, attenterà molto più e in modo più cruento del “virus” alla nostra vita come a quella nei nostri amati bambini. Gli alberi sono un intralcio a questo dannato business, e senza stare qui ad elencare tutto quello che tali frequenze vanno a ‘toccare’ vi chiedo di SCRIVERE.
Credo visceralmente nel “dire che diventa dare” della scrittura, e, peculiarmente, della poesia. Dobbiamo darci la possibilità di scendere in campo: le nostre parole possono (devono) diventare le nostre armi pacifiche per difendere quello che ci resta da difendere.
Qualora condividiate l’idea, siate liberi di partecipare e/o di declinare, nessunissima offesa. Pubblicheremo gli inediti (una sorta di antologia – anthos (fiore) e legein (scegliere) – “cinque sensi per un albero”) su l’EstroVerso (www.lestroverso.it) e, dopo, ci attiveremo, abbiamo già avuto diverse proposte, per una pubblicazione cartacea.
Il medesimo progetto è aperto anche all’eloquenza dell’arte, quanti vorranno potranno partecipare con un loro disegno, un loro dipinto o una loro fotografia.
PRECISAZIONE: non ci si aspetta un testo contro il 5G, piuttosto un testo (in versi o in prosa, siate liberi – direi solo di contenere la lunghezza volendo, lo ricordo, stampare anche una versione cartacea della “raccolta” che “sarà”) intitolato agli alberi, a quello che rappresentano realmente e simbolicamente per le nostre vite, così da poter attraversare il “tema” in modo (diciamo) trasversale e senza toni “predicatori” che, lo sappiamo tutti, non ci condurrebbero da nessuna parte.
Ps.: qualora decidiate di partecipare vi chiedo di farci avere, entro fine agosto 2020, in un UNICO file word, il vostro testo e di seguito la vostra biografia alla mail graziacalanna@lestroverso.it
gc 07/04/2020