Di Paola Ballerini da “La vita che si versa”, AnimaMundi 2025.

Paola Ballerini, La vita che si versa (AnimaMundi 2025)

 

Come posso dirti il fosso
l’orto i filari i binari di paese
la linea della sorte
l’azzardo e la promessa
dei miei antenati
quelli che sono restati
in un podere a serbare la terra
quelli che sono partiti
la linea dell’offerta e dell’offesa
dell’attesa
tutti quei respiri
tutti gli spiragli
da cui è passata
la vita come un vento
mescolata e affidata
fino a qui

*

le cose ti cadono dalle mani
le dita annodate d’anni
non so qual è la strada
da te a me
sento la radice che si secca
il frutto che si stacca
osservo come precipitano
intere stagioni da cui provengo

*

d’inverno si sposta la traiettoria
si serrano i confini
crescono le cose
per sottrazione
la pioggia dopo imposta
nuova luce sulla finestra
gocce rapprese
dosi d’acqua dentro lo spazio
della vita che si versa
affonda la casa
dove le sillabe perdono peso

Via Zanella 4, Firenze

*
se si potesse custodire
questo vento
con passi cauti fra le ombre
fino alla casa
come se il tempo fosse reversibile
e non dono sottratto
dalla mano – una cosa
che subito evapora

se accostiamo le cose sillabando
crescono gli occhi
come la prima di tutte le volte

*

la parola che manca
è nel cucchiaio del giorno

l’alba sale dalla finestra
fino agli occhi
e si versa dentro la casa
come un ospite che non fa domande
e stacca la buccia dalle ore
poi al crepuscolo
la pupilla si dilata – nel cielo
la luna è un filo di tungsteno

 

Paola Ballerini è nata a Firenze, dove vive. È autrice di due raccolte poetiche: Nell’arcipelago cresce l’isola (Raffaelli Editore, 2009; premio clanDestino opera prima) e Dentro l’iride radici (Coazinzola Press, 2014). È coautrice, insieme ad altri poeti, del libro Varianti Urbane – Mappa poetica di Firenze e dintorni, a cura di Elisa Biagini (Damocle, 2011). Suoi versi sono apparsi su riviste italiane e internazionali, come la messicana “Círculo de poesía” e la serba “Agon”. Un’anticipazione di questo suo libro è apparsa sulla rivista “Poesia” (n. 19, 2023), con introduzione di Daniele Piccini.

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