Un interrogativo, “È immaginabile che il ruolo svolto per secoli dalla libera stampa possa essere oggi sostituito dalle pagine dei blog o dai post su Twitter?”, e l’inappuntabile risposta, “proprio l’esigenza dei lettori di essere correttamente ed efficacemente informati sarà il fattore che, anche nello scenario digitale, renderà insostituibile il lavoro del giornalista professionista, laddove la qualifica non si riferisce all’appartenenza ad un ordine professionale, ma alla natura del lavoro”, sintetizzano al meglio il messaggio cardine del libro Dove sta la notizia di Giuseppe Di Fazio e Orazio Vecchio (Edizioni Lussografica). Organizzato in cinque capitoli, è impreziosito da altrettanti approfondimenti intitolati, in successione, al caso Bin Laden e alla connessa guerra per immagini, al celebre blog Huffington Post, allo scandalo del News of the world, alla risorsa Ufficio stampa e, in chiusura, ai quotidiani politici. Gli autori ribadiscono che informare non significa soltanto rendere noto qualcosa bensì, precipuamente, investigare, porre in prospettiva. “Il giornalista sta di fronte alla realtà per raccontarla. Ogni particolare, ogni virgola esige il suo coinvolgimento”. Osservano che, oggigiorno, l’azzeramento dei tempi di attesa della notizia, da divulgare “in tempo reale”, ha condotto alla collaborazione tra professio-nisti e citizen journalist, assodato, come dichiara Mario Calabresi, che “l’enorme quantità di dati grezzi e informi impone l’intervento di una professionalità in grado, per capacità ed esperienza, di vagliarli, selezio-narli e pubblicarli”. Il saggio, per di più, affronta questioni urgenti e complesse quali diritto di cronaca e rispetto della vita personale che, com’è noto, “non sempre camminano a braccetto”, sacrificando l’integrità alla berlina della spettacolarizzazione. Di Fazio e Vecchio, con i quali conveniamo, arguiscono che, a prescindere dalla rivoluzione tecnologica, oggi più che la forma giornale bisogna salvaguardare il contenuto informazione. E, con esso, inscindibilmente, il pluralismo delle opinioni.
Grazia Calanna
Grazia Calanna, laureata in Scienze Politiche – Indirizzo Politico Internazionale v.o. (Università degli Studi di Catania), giornalista (iscritta all’ODG Sicilia – Tessera N° 73974 dal 30.11.1994), dal 2001 scrive per le pagine culturali del quotidiano "La Sicilia" per il quale cura anche la rubrica di poesia "Ridenti e Fuggitivi".
Con il periodico culturale che ha fondato e che dirige dal 2007, l’EstroVerso (www.lestroverso.it), cura #RadicePoesia (incontri letterari itineranti) e il Laboratorio di scrittura introspettiva e creativa per bambini “Poesia: l’universo in un verso”.
Formatore in Scrittura Professionale, Editing e Comunicazione didattica, ha insegnato all’Università degli Studi di Catania (C.I.S. = Corso Italiano Scritto; Lab.I.S. = Laboratorio di Italiano Scritto); altresì, in qualità di docente Formatore in Scrittura, lavora con le scuole di ogni ordine e grado. È docente Formatore per i volontari del Servizio Civile Universale (ente di riferimento UNPLI, dal 2009).
Svolge correntemente attività di Ufficio Stampa in diversi ambiti (arte, cultura, spettacolo, medico). È responsabile (a progetto) dell’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia di Catania), dell'associazione culturale "Mindart", di "4Press - Ufficio stampa e media relations", progetto dedicato anche all'attività di media relations con Elisa Toscano.
Collabora, in qualità di coordinatrice culturale o conduttrice di eventi letterari, con diversi Festival regionali e nazionali.
Tra le pubblicazioni: Crono Silente (poesia, 2011, Prova d’Autore); La neve altrove di Giovanna Iorio (traduzioni in francese, 2017, Fara Editore); Poeti in Classe - 25 poesie per l’infanzia e non solo con AA.VV. (poesia, 2017, Italic Pequod); Il Gatto Figaro (letteratura per l’infanzia, 2020, Algra), Cinque sensi per un albero (poesia, narrativa e arte, l’EstroVerso, 2020), Fissando in volto il gelo. Poeti contro il green pass, con AA.VV. (Terra d’Ulivi, 2023); Chiamata contro le armi.3, con AA.VV. (puntoacapo, 2023).
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