Etna in Scena attende FLAVIO INSINNA E LA SUA PICCOLA ORCHESTRA

Foto Flavio Insinna

Flavio Insinna in scena con la sua Piccola Orchestra sabato 6 agosto all’anfiteatro comunale di Zafferana, per la rassegna Etna In Scena, organizzata da Musica e Suoni in collaborazione con il Comune di Zafferana.

Uno spettacolo unico e coinvolgente, definito dallo stesso Insinna “la ricreazione” «“La macchina della Felicità”  non è uno spettacolo. Non è una presentazione, una lettura, un incontro, un reading, non è una… non è un…Ma allora che cosa è? È …Trovato! È la ricreazione. Come a scuola. Suona la campanella e si comincia. Salperete con il sottoscritto e la sua piccola orchestra verso “L’isola che c’è”, perché la felicità, nonostante tutto, può esistere, esiste, e la si può raggiungere. Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi, come da bambini durante la nostra ricreazione. E ora che ci penso, il suono della campanella che interrompeva lo scorrere delle lezioni, è stata una delle prime dimostrazioni concrete che la felicità può esistere. Le pagine del mio piccolo romanzo, le canzoni della mia piccola orchestra, le domande del pubblico, gli improvvisi cambi di rotta dettati dalle suggestioni esterne, la lettura dei messaggi di chi vuole spiegarci il proprio concetto di felicità, una poesia inattesa che salta fuori dal mio cilindro… Una signora che dalla prima fila si alza e mi offre un panino fatto da lei, perché la ricreazione prevede anche la merenda (è successo davvero giuro!), probabilmente tutto questo non ci renderà felici, ma forse, se saremo fortunati, La Felicità, scivolando via leggiadra fra il palco e le poltrone, ci farà un sorriso. Se abbiamo la voglia e il coraggio di impegnarci, l’impossibile può diventare possibile. E a forza di sognare sai dove si arriva? Alla Realtà. Perdonate la rima: Questo viene a dirvi “La macchina della Felicità”. Scusatemi, ho già parlato e scritto troppo.

Driiiiinnnnnnn: suona la campanella.

Che la ricreazione abbia inizio”.

 

Con la direzione musicale di Angelo Nigro (al pianoforte)

Letizia Liberati: Voce

Vincenzo Presta: Sax

Giuseppe Venezia: Contrabbasso

Saverio Petruzzellis: Batteria

 

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