RV 8:08 di Pietro Russo – con un’opera di Samantha Torrisi (“i libretti de l’EstroVerso”)

Un popolo intero torna alla polvere
un uomo cammina con il suo tradimento
allacciato alle spalle
il RV delle 8:08 in partenza al binario uno.
La storia olia i binari della polvere
e tradizione è divergere
dalla polvere.

Ma il mondo è diverso dai tempi della polvere
il sangue erompe dalle cataratte di madonne
inchiodate a un paese che si affaccia sul mare.

In un paese che si affaccia sul mare
ma sprovvisto di capitaneria di porto
come di navi e diritto sulle acque
che pure lo toccano
viveva un uomo il cui nome non importa
e quest’uomo aveva delle ragioni
ma dal cielo preferirono bombardarle.
Hagalaz che prende il nome dalla grandine
trova il torace di quest’uomo avvezzo ai rivolgimenti del cielo
trova il torace di quest’uomo una gabbia da cui niente
proprio niente esce
di ciò che va preservato.

A una luce distillata
a una luce crepata sui muri della gabbia
a una luce venuta a trovare le sue ragioni
l’uomo domanda:
dirai finalmente cosa rende l’uomo
un uomo?

Alla fermata di Acireale
salirono e scesero molti uomini e molte donne
senza che ciò implicasse la metafora
di un cuore conteso tra polvere e macerie.
Mi dirai perché il cuore di mio fratello
scaricatomi addosso da una raffica di armamenti
non può immergersi nel Giordano (anche due volte
se gli pare) senza dover esibire documenti
a un posto di blocco?

Un uomo col suo tradimento
sale sul RV delle 8:08.
I binari temono la polvere
più della grandine
ma dal suo torace non esce niente
il suo torace come un tempio sigillato.
A Guardia-Mangano
dove a Natale sua madre portava vestiti e giocattoli
a bambini troppo in soggezione per dire grazie
non scende quasi nessuno.
I pochi che saltano su –
si potrebbe chiedere a loro
cosa rende l’uomo un uomo.

Il sangue erompe dalle cataratte di madonne ivoriane
o maghrebine
che aspettano dietro un portone l’ora di italiano.
I bengalesi o pakistani o afghani
diretti a Taormina con le merci
avvolte in tela di plastica
fanno troppo baccano.
Non c’è speranza che scendano prima.
See, the luck I’ve had
Can make a good man turn bad
un paio di cuffie
fino a dove arrivano i binari della polvere?

Viveva in un paese sul mare
ma senza sbocchi sul mare
in un paese dove gli aerei del paese vicino
radevano i palazzi in segno di forza
e prevaricazione, viveva
un uomo che non mischiava il suo torace
con le macerie.
E così domandava
alla luce superstite cosa giustifica le ragioni di un uomo –
ma il treno arrivò, in orario, a Giarre-Riposto
dove un altro scese al posto suo
allacciandosi questa domanda alla vita
che viveva al suo posto

 

 

Pietro Russo vive a Catania. Insegna Italiano L2 agli stranieri. Legge e scrive, molto spesso poesia. È socio fondatore del Centro di Poesia Contemporanea di Catania e responsabile delle attività culturali del comitato catanese della Società Dante Alighieri. Il suo primo libro di poesie, A questa vertigine (2016), ha vinto il Premio Violani Landi per l’opera prima. Nel 2022 ha pubblicato la plaquette in siciliano Eppuru i stiddi fanu scrusciu. È co-curatore di Contemporary Sicilian Poetry. A Multilingual Anthology (New York & Bristol, 2023). Alcune sue poesie sono state tradotte in francese, inglese e tedesco.

Samantha Torrisi, vive e lavora alle pendici dell’Etna. I suoi lavori evocano un ambito tecnologico che si appropria della pittura restituendone una dimensione ‘fenomenologica’ con cui cerca di restituire all’osservatore una visione esistenziale dell’uomo in rapporto costante con la società odierna, con una particolare attenzione verso la natura le tematiche attuali. In oltre vent’anni di attività, ha esposto in gallerie, musei e fondazioni sia in Italia che all’estero. Le sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private.

Samantha Torrisi, At the train station, 2005, olio su tela, 100×100 cm (Collezione privata)

 

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i libretti de l’EstroVerso
a cura di Grazia Calanna
n.1  dicembre 2023

RV 8:08 di Pietro Russo

In copertina Samantha Torrisi, At the train station, 2005, olio su tela, 100×100 cm (collezione privata).

PDF i libretti de l’estroverso n. 1 Russo Torrisi 

© l’EstroVerso www.lestroverso.it

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