1Libroin5W.: Eleonora Lombardo, “Sea Paradise”, Sellerio.

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Chi?

Le protagoniste del libro sono Elvira e Amanda, due amiche che si conoscono da una vita e che, appena compiuti 70 anni, intraprendono insieme un viaggio sulla Sea Paradise, la nave da crociera più lussuosa al mondo dove è apparentemente possibile esaudire ogni desiderio del corpo e dello spirito. A loro si affianca un personaggio ribelle, un uomo con un lungo codino bianco che indossa sempre dei sandali, lasciando i talloni scoperti, per questo Elvira lo chiamerà Achille, ma sulla la nave è conosciuto come il poeta perché si esprime esclusivamente utilizzando i versi delle poesie che ricorda a memoria.

Cosa?

Sea Paradise racconta di una società in cui i e le giovani hanno preso il potere e hanno messo al centro di tutto la sostenibilità del pianeta, l’equità sociale, il bene comune e le alleanze solidali hanno superato i legami di sangue. Una società utopica che in realtà lottando per la sopravvivenza ha dimenticato cosa sia la vita e da utopica si è trasformata in distopica.
In questa cornice i temi che tratto sono l’amicizia, l’invecchiamento, l’educazione alla fine, ma anche il bisogno di complessità, la necessità di percepirsi in un movimento di specie che trascende la vita individuale, ma al tempo stesso dare all’esperienza individuale il sapore di un’avventura continua di conoscenza e scoperta fino all’ultimo respiro. Si parla di libertà, della subdola pericolosità dei totalitarismi, ma anche di quanto sia importante raccontare le storie e ridere perché è attraverso il sorriso che accadono le cose più significative.
Le ragioni sono la necessità e l’urgenza di raccontare un mondo che sta scivolando via e che sta impoverendo la complessità dell’umano.

Quando?

Questa storia è un incrocio di aneddoti. L’idea di affrontare determinati temi nasce da una mostra vista a Londra nel 2018 “Life, death and rebirth” Bill Viola e Michelangelo. Un’esperienza emotiva molto forte. Ma in realtà, della Crociera di Stato avevo parlato nel mio primo romanzo ed era un gioco cinico inventato da un mio amico artista in un caffè di Palermo. È stato poi un lettore del mio primo romanzo a dirmi: “ma tu è di questo che devi scrivere”. E io ho pensato: ha ragione.

Dove?

Ci sono voluti cinque anni per scrivere questa storia, tanti libri letti, soprattutto di scrittrici e saggiste, c’è tanto pensiero femminile. La prima stesura è stata scritta guardando il Golfo di Castellammare e poi in solitarie mattina trascorse a casa imponendomi di staccare il telefono. Nella prima versione non c’era la narrazione in prima persona, ma quando ho trovato il coraggio di usarla molte cose sono andate al loro posto. Una volta finito, nell’ultimo anno, insieme a Giacomo Mannino, prezioso editor Sellerio, abbiamo tolto. Ed è stato entusiasmante.

Perché?

Per le storie di mare, per i polpi e le farfalle, per l’amicizia che resta solida anche quando il mondo cambia, per riflettere su ciò che veramente rende la vita meritevole di essere vissuta fino all’ultimo.

Scelti per voi, da “Sea Paradise”

Gli ultimi anni li ho passati insegnando letteratura moderna in un istituto di formazione superiore per intrattenitori.

Gli intrattenitori sono molto importanti nella nostra Società, hanno assimilato in sé ruoli che nel passato erano affidati a professionisti diversi. L’intrattenitore è un giornalista, un uomo di spettacolo, un sociologo in grado di fare da membrana agile, porosa, dinamica e leggera dell’informazione.

La letteratura si studia come risorsa per fornire un patrimonio di immagini, figure retoriche e situazioni da mescolare con la cronaca per renderla più seducente, intuitiva e immediata.

La letteratura ha anche il nobile compito di confortare, si organizzano comitati di lettura che svolgono il ruolo che prima era assolto dalle funzioni religiose.

Ci si conforta con gli autori classici o con gli autori americani e tedeschi tra Ottocento e Novecento, intrattenendo con storie ben scritte chi si trova in uno stato di sospensione, o di dolore, per far passare più velocemente il tempo.

La collaborazione tra essere umano e tecnologia ha permesso di educare i sentimenti delle nuove generazioni, o meglio di stemperarne gli eccessi. Durante il periodo di formazione o in età produttiva ci si dispera sempre meno per amore in virtù di sentimenti condivisi, la maglia relazionale si è talmente ampliata offrendo possibilità multiple, la povertà è stata ridotta, non c’è più chi ha troppo e chi nulla, è bastato smettere di produrre armi per condizionare l’andamento dei conflitti e risolverli in mediazioni, e si sta lavorando per lenire la paura delle paure. Si sta al mondo per un tempo ragionevole. Si galleggia, proprio come la Sea Paradise. E si aspetta che qualcuno spenga l’interruttore. E basta.

 

In copertina Eleonora Lombardo nella foto Fosca Cannella

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