1Libroin5WPOESIA.: “Terra magra” di Gabriela Fantato, Il Convivio editore.

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Chi?
I protagonisti dei miei versi sono tanti: le persone incontrate per la strada (per esempio, in una sezione si parla di una vecchia clochard, di un vecchio seduto sul Naviglio, di pensionati soli in casa), ma ci sono anche poesie su mia madre, mio padre e i miei figli e poi molte poesie su tutti noi, nel senso che sono testi sul nostro tempo, ossia, sul clima sociale che ci circonda: un’epoca piena di crepe e di dolore, affetta da un malessere generale che mi colpisce tragicamente, da cui il titolo steso del mio libro: “terra magra”.

Cosa?
È stato notato che è un tema centrale è quello del rapporto tra le generazioni, come se il compito stesso della poesia fosse quello di tramandare un messaggio che è quello di resistere e vivere, nonostante tutte le avversità e mantenere viva, pur nel naufragio e nelle perdite, la gioia della vita, ungarettianamente intesa. La gioia che è quel filo che ci tiene appesi ai momenti, alle persone e ai luoghi motivo di una felicità, anche minima, ma che ci permette di continuare la nostra resistenza. Altro tema è la pietas, una vicinanza fraterna che provo e testimonio, verso i deboli, i dimenticati, i perduti, con un taglio etico del mio dire che Ivan Crico, in prefazione, ha evidenziato bene. E infine, i temi come quello del tempo, che scorre e ci trascina verso il termine della nostra esistenza, ma è anche il tempo della vita, che va vissuta momento per momento, sapendo cogliere la bellezza delle minime cose. Poi ci sono i luoghi, soprattutto legati all’acqua: il Naviglio, il mare Adriatico, le isole greche e i fiumi. L’acqua per me è un elemento centrale dell’esistenza, anche del nostro inconscio. Acqua che battezza acqua che travolge, acqua della nascita e anche acqua della morte.

Quando?
Terra magra è stato pubblicato da Il Convivio, nel 2023, e contiene poesie che furono scritte dopo il precedente libro La seconda voce (Transeuropa, 2018) e, quindi, sono testi che riguardano molti anni di vita e di scrittura, ma ci sono anche alcuni testi dedicati a mio padre, che è mancato nel 2008 e che non erano comparsi nel libro precedente, ma furono pubblicati nell’antologia Nuovi Poeti Italiani 6, edita da Einaudi nel 2012. Un libro quindi che raccoglie un lungo periodo della mia vita e della mia scrittura.

Dove?
Questa raccolta Terra magra si è costruita nel tempo, anche grazie al rapporto e all’incontro con le persone, con gli amici e grazie allo scambio di idee e letture con amici poeti, ma anche libri importanti da me letti in questi anni, come le raccolte di poeti quali Maurizio Cucchi, Roberto Mussapi e Milo De Angelis. Nella pagina finale della raccolta, elenco i nomi di coloro ai quali sono grata per essermi stati vicini in questi anni anche difficili, segnati dalla pandemia Covid, e alcuni testi sono dedicati anche a questo argomento. Un grazie particolare va A chi ha continuato a pensare ad amare la vita EA credere nella libertà di pensiero e di parola anche nei tempi più difficili in questo senso ci sono dei nomi di coloro con i quali ho continuato a condividere questi valori, in particolare penso a Ivan Crico, che ha scritto una bellissima prefazione, Maria Pia Quintavalla, tutte le amiche dell’Associazione culturale “ Apriti cielo”, ideata da Zina Borgini, Saverio Bafaro, poeta, critico e direttore della rivista “Metaphorica”, di cui io sono in redazione e il Sandro Salvagno, editore con il quale collaboro da diversi anni, curando per lui anche la collana di poesia “Radici”. Ogni mia raccolta nasce dalla relazione con gli altri, in questo dialogo io credo profondamente.

Perché?
Il perché del titolo l’ho già detto, lo ripeto: Terra magra è un termine che allude a una terra che produce poco, che non germoglia e non nutre, è un termine agricolo ed in questo corrisponde a questi tempi, così duri e difficili per tutti, soprattutto dal 2020 in poi, ma direi che sempre la vita è difficile. Perché leggere questo libro? Non so, lo hanno scritto tutti coloro che ne hanno fatto delle recensioni o anche presentazioni, tutti coloro che lo leggeranno, anche, quindi non sta a me dirlo. Però vorrei sottolineare che nonostante il dolore, la fatica e le perdite gli addii, nonostante una dimensione tragica che c’è in Terra magra e attraversa tutto il libro, c’è anche nei miei versi un invitare a godere la gioia della vita, delle piccole cose come nelle grandi, un invito a gioire di ogni attimo e la memoria di chi non c’è più, ma va testimoniato e conservato nei versi. E anche per questi motivi vorrei che valesse la pena leggere il mio libro!

 

Scelti per voi

da Terra magra di Gabriela Fantato (Il Convivio editore, 2023; prefazione di Ivan Crico)

 

Una terra magra

La terra è sfinita,
le bocche in silenzio,
da sotto la crosta del mondo
piano piano tornerà l’erba che faceva
il suo gioco con la falce,
nei filari di giugno.

Intanto la storia nasconde
la scatola dei nomi, li rovisto, cerco
la forma bella per contenerli.

Sarà facile ritrovare
l’inverno dei sette anni,
le ossa rotte quando correva
l’adolescenza.

Viviamo una vita minerale,
strati su strati, assemblaggio
di parti minime.

 

Memento

Quando tutto sgretola, slitta via
il perimetro e ogni geometria,
la vita oscilla avanti e indietro,
senza sosta.

Resta la voce che ci fa
– timidi e terribili,
una forma antica che ci tiene
con i piedi infilati nella storia
e ci fa eroi
dentro la pietà che ci rimane.

Dentro il bianco, i nomi.

 

Dedizione

C’è un unico modo
di perdersi e trovarsi
– la dedizione,
immergersi nel flusso
                                  e svanire.

C’è un attimo intero – solo uno,
dove si prende la parola
per fare cose buone,
un attimo dove è esatta
la staffetta in eredità.

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