[Sono tutte le parole che non so,
la mano all’estremità del silenzio,
di questo torbido avanzare in un buio afoso.
Io non conosco forma e pace,
ho molte vite e mai nessuna che dia quiete.
Saprai che ho cariche di pensieri sotto i miei piedi,
che boccheggio fumo e rock’n’roll,
una o due guerre e poche vittorie,
alcol quanto basta a schiantarmi in monologhi da attrice
comica,
tragica solo dietro il sipario.
Per me alba è un pugno di luce dentro la bocca asciutta
della notte.
Sono tutte le ore che non ho.]
Per me alba è lo schiudersi d’ali
folata di vento, nella bocca
Inferno
amalgama di parole, senza forma
solida lega o tenero impasto, poco importa
se tra i denti (fragili) trattengo il fiato
e un Höchster dal basso continuo.
Sono ostaggio del mattino
delle sfumature sbiadite
della marcia verso casa
dentro il sacco i panni sporchi
di sconfitte al fronte, di guerre tra di noi
chi vuol emergere
chi affogare.
Sono tutte le parole che non so
e con le mani sfioro la mia parte
comparsa
e dietro il sipario
aspetto Godot.
Duetto in versi di Erica Donzella e Sonia Lambertini
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