L’intervista al Maestro Enrico Castiglione

enrico castiglione intervista di grazia calanna su l'EstroVerso

“Celeste Aida, forma divina, mistico raggio di luce fior, del mio pensiero tu sei regina, tu di mia vita sei lo splendor. Il tuo bel cielo vorrei ridarti, le dolci brezze del patrio suol, un regal serto sul crin posarti, ergerti un trono vicino al sol…”. Abbiamo scelto i versi imperituri da “Aida”, celeberrima opera, in quattro anni, di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, per introdurre l’intervista al Maestro Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, impegnato nell’attesissimo e inedito allestimento del citato lavoro verdiano che, sabato 12 luglio (con repliche il 19 e il 26 luglio 2014), sarà rappresentato nell’incantevole “Teatro Greco” di Siracusa.

L’Aida di Giuseppe Verdi inaugura il cartellone 2014 del Festival Euro Mediterraneo: quali saranno le peculiarità registiche di questo suo terzo e nuovo allestimento?

“Questo allestimento nasce (pensato e studiato) proprio per il Teatro Greco di Siracusa che ha un palcoscenico molto particolare e molto grande. Quindi è un allestimento molto grande, molto imponente che gioca al contrario del mio allestimento dell’Aida rappresentata, a Taormina, nel 2009, dove ho costruito una grande piramide schiacciata. Quest’anno per Siracusa, per questa nuova Aida, ho pensato a un gioco diverso, di diverse piattaforme, a diversi livelli, che vanno un po’ a testimoniare i differenti ceti sociali dell’antico Egitto: dal ceto più basso, dagli schiavi, fino al contorno del Faraone, ovviamente il punto più alto della scenografia. Su questo abbiamo costruito la mia idea scenografica e, ovviamente, la regia si baserà e si sposterà, in maniera molto dinamica, su queste piattaforme. Il mio modo di fare teatro è molto teatrale ma, soprattutto, molto recitato per cui la mia impostazione registica è quella di far recitare i cantanti come fossero degli attori, chiaramente, cantando con delle voci straordinarie perché abbiamo un cast veramente eccezionale”.

Può commentarci la scelta del cast artistico che animerà la sua Aida?

“Ho scelto Othalie Graham perché, come scrive la critica americana è una “pantera” del palcoscenico dotata di un timbro d’acciaio e di una voce molto potente che è perfetta per il ruolo da soprano drammatico di Aida. Poi sono contento di ritrovare una star mondiale come Marcello Giordani, nel ruolo delprode condottiero Radames, un amico con quale abbiamo già lavorato e debuttato insieme, nel 2008, a Taormina, con una Tosca che è stato anche un film. Il cast si completa con il mezzosoprano Clara Calanna e il baritono Francesco Landolfi, nel ruolo di Amonasro, cantanti di grande successo. Ricordo che Landolfi è reduce anche da una “Manon Lescaut” diretta da Riccardo Muti. E, Clara Calanna è un’ottima Amneris. E, non ultimo, c’è Ramfis interpretato dal bravo Cristian Faravelli. Completano il cast: Saldo Di Salvo (basso), nel ruolo del Re d’Egitto; Alessio Manno (tenore), nel ruolo del Messaggero; Antonella Arena (soprano), nel ruolo di una Sacerdotessa. E poi, oltre alle coreografie di Sarah Lanza, abbiamo i costumi di Sonia Cammarata che sono una scenografia nella scenografia, se così si può dire, perché il costume fa parte di tutto il contesto visivo. Sono stati creati dei costumi costituiti da migliaia di tessere di mosaico di vetro, per cui molto rilucenti. Sono costumi creati appositamente per questo allestimento di Aida. Ci sono tutte le carte in regola per parlare di un grande cast, poi non dimentichiamo che c’è anche il coro lirico siciliano con il Maestro Francesco Costa e l’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Il massimo che si può avere, in questo momento, per una Aida in Sicilia”.

Dopi i successi conseguiti insieme nel 2009 con la storica rappresentazione della Norma di Bellini, in occasione del restauro del Teatro romano e, precipuamente, della prima edizione del Festival Belliniano, da lei rifondato a Catania, come commenta la ripresa della collaborazione con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania?

“Tengo a sottolineare che si tratta di una collaborazione nata su richiesta degli orchestrali che mi hanno chiesto, in maniera ripetuta e accalorata, la possibilità di poter tornare a collaborare con me per questa mia Aida. Un’occasione che io ho accolto subito a braccia aperte perché l’Orchestra del Teatro Bellini insieme anche col coro sono compagini di assoluta qualità. Per cui è stato un nuovo matrimonio sulla base di un amore reciproco. L’Orchestra mi ha chiesto di tornare a suonare per me, e io ho chiesto al teatrodi venire con i propri complessi. Per cui troveremo l’Orchestra e il Coro del teatro Bellini insieme per l’attesissimo concerto del 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa con l’esecuzione delle Nona sinfonia di Beethoven, diretta dal direttore stabile dell’Orchestra, Maestro Xu Zhong”.

Tornando, più genericamente a parlare del Festival Euro Mediterraneo, sappiamo che l’idea è quella di dare vita ad un Festival permanente, può darci delle anticipazioni riguardo i titoli della prossima stagione?

“Noi quest’anno siamo partiti con l’Aida per un fatto molto semplice: Giuseppe Verdi nel 1901, poco prima di morire, fece una crociera sul Nilo e tornando, passando da Siracusa, vide il Teatro Greco ed espresse il desiderio di vedervi rappresentata la propria Aida e, io, da questa fonte che è l’unica di un compositore che abbia espresso un desiderio del genere per il Teatro Greco di Siracusa, ho voluto scegliere Aida e partire con Giuseppe Verdi. L’anno prossimo il Festival Euro Mediterraneo, a Siracusa, si svolgerà sempre a luglio, con baletti e concerti, e con due grandi produzioni operistiche. La prima sarà la Turandot di Giacomo Puccini, la seconda Cavalleria Rusticanadi Pietro Mascagni e Pagliaccidi Ruggero Leoncavallo che saranno rappresentate proprio nel teatro Greco di Siracusa nell’estate del 2015. Quindi un Festival permanente che parte non per produrre soltanto l’Aida quest’anno ma anche per proseguire un percorso di musica, di arte, d’eccellenza in Sicilia in questo teatro meraviglioso che il Teatro Greco di Siracusa”.

Da teatro a teatro, ricordiamo, per concludere, che, nel mese di agosto, a Taormina, si terrà, la tradizionale rassegna lirica da lei organizzata e diretta. Quali eventi caratterizzeranno l’imminente stagione?

“Sarà una stagione ricchissima ed esaltante, come ogni anno ci proponiamo di fare. Partiamo intanto il 15 di luglio con un balletto dedicato al mito di Carmen, di Medea e di Cassandra con Rossella Brescia e Vanessa Gravina (coreografia e regia di Luciano Cannito, Drammaturgia di Paolo Fallai, Musiche di George Bizet e Marco Schiavoni, con inserti di A. Honneger, S. Rachmaninoff C. Saint Saens, E. Presley, S. Prokof’ev) per poi iniziare una grande estate di balletti, concerti e opere. Il 17 di luglio ci sarà il Bellini Mascagni Opera Gala, con artisti e con il Coro Lirico Siciliano. Poi, arriveremo subito al 2 Agosto, con l’inizio della stagione lirica nella quale rappresenteremo Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Pagliaccidi Ruggero Leoncavallo, insieme, per due date il 2, appunto, e il 14 agosto, con un cast eccezionale e con la novità dell’Orchestra Filarmonica di Hang Zhou che è la città nella quale sono stato nominato direttore artistico del Teatro dell’Opera, uno dei più grandi teatri del mondo costruito in una delle più antiche città della Cina. E porto l’Orchestra Filarmonica di novanta elementi per rappresentare Cavalleria e Pagliacci per un omaggio alla Sicilia, grazie a Cavalleria Rusticana, ma soprattutto per uno scambio culturale tra la Cina e l’Italia, nel caso la Sicilia, molto importante. Poi proseguiremo con un nuovo allestimento di Tosca (9, 11 e 13 agosto) e, poi, avremo Il ratto dal serraglio, singspiel in tre atti con musica di Wolfgang Amadeus Mozart, il 6 settembre. In tutto questo ci saranno concerti sinfonici con esecuzione del primo concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven il 12 di Agosto, oppure il concerto per Violino e Orchestra diČajkovskij, il 14 Agosto. Quindi, una stagione veramente ricchissima che si può trovare si sito www.festivaleuromediterraneo.eu, nella pagina del calendario”.

Oggigiorno quale dovrebbe essere la funzione della lirica e, in che modo dovremmo muoverci per preservarne il valore e quel ruolo cardine che, da sempre, incidono sulla nostra identità nazionale?

“La lirica è oggi lo spettacolo più completo che esiste al mondo perché nello stesso momento, sul palcoscenico, incontriamo la musica, l’orchestra, la scenografica, la recitazione, il canto, la corografia, il coro, quindi tutte le arti che la nostra civiltà esprime dal vivo si intrecciano contemporaneamente per la rappresentazione di un’opera lirica, spettacolo di grande complessità, decisamente, lo ribadisco, la forma più importante che c’è dello spettacolo dal vivo. Non ci sono altre forme più complesse. Un’equivalenza la potremmo trovare nel cinema che però è un prodotto ibrido che manca del contatto diretto tra gli artisti e il pubblico. Mentre, invece, con l’opera lirica perdura questo rapporto diretto tra gli artisti e il pubblico ed è questo il segreto dell’opera. Il fascino dell’opera perdura da quattrocento anni. Andiamo avanti e reinventiamo perché è vero che abbiamo dei classici che vengono sempre rappresentati, dall’Aida alla Carmen alla Bohème, però ogni volta che va in scena una Bohème o una Aida ci sono artisti contemporanei che la reinterpretano, la cantano, la trasmettono al pubblico in un gioco infinito, sempre nuovo, che non ha mai fine e che avanzerà fino a quando esisterà la nostra civiltà. All’estero c’è molta educazione alla musica, all’arte, all’Opera, e quindi abbiamo a che fare con un pubblico molto più giovane rispetto che in Italia, paese nel quale la musica non viene insegnata bene nelle scuole e non viene neanche promossa e offerta nella televisione generalista. Abbiamo un pubblico leggermente meno giovane ma, fino a un certo punto, perché a Taormina, in questi anni, abbiamo sempre permesso ai giovani di acquistare i biglietti a prezzi veramente eccezionali e abbiamo sempre avuto un grande ritorno in termini di presenze giovani cosa che ci auguriamo anche per Siracusa e per la nuova stagione di Taormina, anche quest’anno”.

Un programmazione esemplare, quella del Festival Euro Mediterraneo, accolto quest’anno da Siracusa e a Taormina, che si basa su fondi privati e sullo sbigliettamento. È corretto?

“Si, non abbiamo un solo euro di finanziamento della Regione Siciliana e questo in Sicilia è un fatto rivoluzionario e storico per una programmazione così importante, così complessa, addirittura con quattro produzioni di Opera Lirica (“Aida” a Siracusa, “Cavalleria Rusticana”, “Pagliacci” e “Il ratto dal serraglio” a Taormina). Tutto questo, lo ribadisco, senza un solo euro di finanziamento pubblico. Facciamo spettacoli con scenografie eccezionali, con costumi nuovi, con grandi cantanti che vengono a cantare nelle nostre programmazioni. Quindi, il sistema spettacolo in Sicilia deve essere un poco rivisto. È ovvio, poi, che nel momento in cui ci saranno fondi da parte della Regione siciliana noi li andremo a chiedere e li pretenderemo perché avremo tutti i requisiti di successo, di sbigliettamento, di indotto turistico, di richiamo mediatico che altre manifestazioni non hanno avuto o hanno perso”.

Potrebbero interessarti

Una risposta

  1. Pingback: Frederick