abstract di una più ampia conversazione che seguirà a breve su L’estroverso
La quebrantara,
levantes de la aurora
en la hoz, a la umbrìa,
el cechero de menguado silbo.
Mal galardòn haya.
La infranse,
lucore dell’aurora,
nella cava, all’umbrìa,
lo zimbelliere dal fischio mendace.
Mala mercé si abbia
La lingua di Miguel ‘Angel Cuevas accade due volte esiliata. Migra per un mare secco che, a notte, prosciuga ancora fino a farne greto nel quale anche la pomice affonda, s’inabissa. Resiste nel suo farsi liquame. Seccume colliquata, fango orfano del soffio: nessun dio appare, nessun io che dall’alto o dallo sguardo offra baluginare di senso, canto che non sia ipnosi del silenzio, disabitata esuvia, scarto di processo necessario e vano:
IX
Descendiera
en campa yerma.
Cesara su aleteo,
el aire, el vuelo
Scese
S’un’erma sodaglia.
Smise l’aleggiare,
il soffio, il volo.
Vano e necessario, mi sembrano – e mi incantano – le due sponde leopardiane dell’esilio. Ridotte ad una nella riscrittura insonne, nel bisturi mai pago di scarnire, dell’assurdo, il palinsesto. La natura artesiana del deserto di muta pietra attraversa e informa la perfezione, quasi ironica barriera di definito, dei versi. Il canto sparisce del tutto per lasciare lo spazio sonoro al ritmo di una cetra ricondotta a clessidra, tempo presunto e nudo:
I
Riscal de sismos,
derrubio de argamasas
de escoria, cantales de aluviòn
guijo de sableras, valvas corroìdas,
cieno de algares muertos.
La corteza de pétalos
fòsiles de salitre
Chiarchiàro di sismi,
smotta d’amalgame
d’escoria, sassaie alluvionali,
ghiaia dei renai, valve corrose,
limo d’alghetti morti.
la corteccia di petali
fossili di salnitro
Tempo presunto e nudo che si ripete ossessivo, cancrena cosparsa di odoroso sale marino. “Una cancellazione dell’umano – scrive Maria Attanasio nella perspicua prefazione alla raccolta – a cui però la poesia non si rassegna, cercando nella propria memoria sepolta un sotterraneo nucleo di resistenza per riesumare e rinominare le superstiti tracce di quel già stato: coaguli d’ossame, /fioriture di ruggine”.
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Lunedì 8 Novembre, ore 17.00, all’Auditorium “Concetto Marchesi” del palazzo della Cultura di Catania, si terrà la presentazione della raccolta di poesie “Postuma” di Miguel Angel Cuevas, ed. Le Farfalle. Con l’autore converseranno: Dario Stazzone, Enzo Cannizzo e Giovanni Miraglia.