
Rossa di meduse era l’estate
Rossa di meduse era l’estate al porto piccolo, una resina spendeva in calma d’acero le forme alla città sfiancando
Rossa di meduse era l’estate al porto piccolo, una resina spendeva in calma d’acero le forme alla città sfiancando
I Avrei dovuto dirti che [ … ] * * Intanto, il tempo, sornione, stava già cambiando le cose.
Sulla parete Disinibite ombre svelano carmi, noi stesi a schermo. — Acta Atto è lo scotto che pagano i
Da sempre scrivo e leggo poesie. La mia poetica mira a concisione e intellegibilità. Con la parola cerco di
* Mi ridico il nome come fosse mezzogiorno a sciogliere le ombre, il mio rosario sotto la faccia –
quanto tempo perso dietro a cumuli di parole immagini da complicare segni, costruzioni il puntale di un’idea che
Un sibilo lieve è il risveglio nell’alba. Richiama l’azulene1 del cielo la scodella abbandonata sul tavolo del casolare.
I Sei tu Anima perduta? Portavi fiori negli orli dei sorrisi come dentro vasi colmi d’acqua, spalancavi le braccia
APOTROPAICO Me ne si faccia dono, verrà mondo il mio viso. Assecondo il prodigio del verso apotropaico; la parola
rubrica, La rosa necessaria (Mary Barbara Tolusso) Scrivo tutto il giorno, la sera quasi non bevo non mi sbronzo.